Bratina lascia in anticipo l’Ascom Presidente il titolare del Sexy shop

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Di Laura Blasich
Altran Monfalcone 27/02/2009 TITOLARE SEXY SHOP-VIA TRIESTE-MONFALCONE - Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone 27/02/2009 TITOLARE SEXY SHOP-VIA TRIESTE-MONFALCONE - Foto di Katia Bonaventura

A poco più di un anno dalla conferma Paolo Bratina ha deciso di lasciare l’incarico di presidente dell’Associazione commercianti di Monfalcone e mandamento. A sostituirlo è Roberto Antonelli, titolare del negozio Lola’s, noto (anche per essere stato protagonista di un film) sexy shop di via Terenziana. Antonelli, che pare sia stato l’unico a candidarsi per la presidenza, sarà affiancato come vicepresidente da Stefano Sabatti, contitolare del negozio di abbigliamento Effetto Diva nel centro cittadino di Monfalcone.

Il cambio ai vertici dell’associazione è stato approvato dal direttivo dell’Ascom nella sua ultima riunione, in questi giorni, dopo che Paolo Bratina e Alessandro Novati hanno ufficializzato le loro dimissioni. Non si è trattato, almeno per la categoria, a quanto sembra, di una sorpresa, perché il presidente uscente, riconfermato nel suo incarico solo lo scorso anno, aveva da tempo fatto intendere di non essere più in grado di svolgere il suo ruolo con l’assiduità richiesta, visti gli impegni professionali. Lo stesso per Novati. Così, dopo una serie di consultazioni interne, i commercianti hanno trovato rapidamente l’intesa sui nomi di Antonelli e Sabatti, eletti all’unanimità dopo che nella stessa riunione era stato anche ratificato il bilancio 2015 dell’associazione.

«So di lasciare l’Ascom nelle mani di persone che sono preparate - ha affermato Bratina dopo l’elezione dei nuovi vertici - e che si sono già prodigate nell’interesse del terziario monfalconese e della comunità del nostro territorio». Bratina fa riferimento alla presenza attiva che Antonelli ha già avuto nell’associazione sia come componente della giunta dell’Ascom sia nell’organizzazione di varie iniziative promozionali del territorio. Altrettanto per Sabatti che dallo scorso anno sta seguendo il gruppo marketing e promozione dell’associazione. Sabatti, laureato in Economia e commercio, è contitolare di un negozio di abbigliamento a Monfalcone e proviene da una lunga esperienza professionale nel marketing e nella comunicazione con aziende multinazionali.

Il nuovo presidente dell’Ascom, invece, è nato nel 1960 ed è entrato molto giovane nel mondo del lavoro. Nel 1990 ha aperto la propria attività commerciale. «Ho accettato l’incarico di guidare l’Ascom - afferma Antonelli - sapendo quanto sia impegnativo e non facile, e lo stare a fianco di Bratina in questi anni me l’ha fatto ben comprendere. A lui va un grande ringraziamento per quanto ha fatto e dato per l’associazione. Personalmente mi considero un imprenditore innovativo e proiettato al futuro, uno che si mette in gioco con il motto “Guardare sempre avanti”. Credo, soprattutto, nell’associazionismo e nel gioco di squadra, con la stessa convinzione che un quarto di secolo fa mi portò a essere cofondatore del Gruppo commercianti di via IX Giugno».

È quindi intenzione di Antonelli trasferire «questo entusiasmo e questa volontà di non arrendersi», nel suo mandato di presidente dell’Ascom. Ora Antonelli sarà chiamato a una serie di difficili passaggi, soprattutto nel suo accreditarsi nei confronti della classe politica e le istituzioni pubbliche del territorio anche dopo gli effetti del referendum sulla fusione dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano e in presenza di scadenze elettorali come quella di Monfalcone. «Il momento, lo sappiamo tutti - conclude Antonelli -, è molto delicato. La crisi ha segnato il terziario minore, già in sofferenza per la grande distribuzione, ma abbiamo gli strumenti per venirne fuori e mettere le basi per una rinascita che, a mio avviso, dovrebbe rappresentare anche un modo nuovo di essere commercianti e clienti. Una sfida che nessuno può vincere da solo. Per questo occorre fare sistema e creare sinergie su obiettivi condivisi. Di parole ne sono state già dette troppe. Molte i commercianti le conoscono fin troppo bene. Vediamo di andare oltre, adesso».

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