Cade dalle scale e batte la testa, muore dopo 24 ore sotto i ferri a Trieste

La tragedia in via Liburnia. La vittima è Remigio Anese, artigiano di 65 anni
Lasorte Trieste 16/03/20 - Ospedale di Cattinara
Lasorte Trieste 16/03/20 - Ospedale di Cattinara

TRIESTE Cade dalle scale di un condominio, sbatte violentemente la testa e perde la vita. Remigio Anese, artigiano di 65 anni originario di Summaga, piccolo centro del Comune di Portogruaro, è deceduto all’ospedale di Cattinara. Stando a quanto si è appreso, l’uomo non sarebbe morto sul colpo, ma solo successivamente durante un intervento chirurgico in sala operatoria.

L’incidente si è verificato giovedì scorso all’interno di una palazzina di via della Liburnia, nei pressi di via Flavia. L’artigiano si era recato in un alloggio ospitato nell’edificio con l’intenzione di riscuotere una somma di denaro per un lavoro edile svolto in precedenza e per ultimare alcune verifiche tecniche nel cantiere dell’appartamento. Poi, andando via, è scivolato sui gradini, richiamando l’attenzione di alcuni condomini che hanno subito dato l’allarme. Sul posto, assieme all’ambulanza del 118, anche i Carabinieri della Stazione di Borgo San Sergio. Le condizioni di Remigio Anese sono risultate subito molto gravi, visto il fortissimo trauma cranico rimediato nell’impatto con gli scalini.

I familiari, che risiedono in Veneto, sono stati subito avvisati. Il sessantacinquenne sarebbe però spirato il giorno dopo, nel corso dell’operazione a cui è stato sottoposto dai lemdici dell’ospedale di Cattinara. I militari dell’Arma hanno messo al corrente dell’accaduto la Procura della Repubblica di Trieste. Anese, artigiano specializzato nei lavori con il gesso, aveva alle spalle due matrimoni ed era padre di due figli. Era un professionista molto conosciuto e stimato nella frazione di Summaga e in tutta Portogruaro per la sua attività. Veniva spesso a Trieste e in regione per lavoro. Perché, così diceva, “con i triestini si lavora bene”.

Anche in passato l’artigiano si era fatto male perdendo l’equilibrio mentre percorreva le scale. Era accaduto un paio di anni fa, riferiscono da Summaga, a causa di un improvviso mancamento. Non si sa se anche stavolta il sessantacinquenne è stato colto da un analogo malore o se si è trattato di una semplice, quanto drammatica, caduta. Una distrazione, un piede messo male, chissà. Quel che è certo è che l’incidente è stato fatale. Remigio Anese, rimasto vedovo della prima moglie, lascia ora la seconda consorte e due figli. —

(ha collaborato Rosario Padovano)

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