Caffaro, la Halo Industry investe per l’area cloro-soda

TORVISCOSA. Con la firma del rogito di acquisto, da parte di Halo Industry, della macroarea 7, a Torviscosa l'industria torna ad investire segnando definitivamente una svolta sul rilancio del polo...

TORVISCOSA. Con la firma del rogito di acquisto, da parte di Halo Industry, della macroarea 7, a Torviscosa l'industria torna ad investire segnando definitivamente una svolta sul rilancio del polo chimico friulano. La firma è avvenuta davanti al notaio Laura Rigonat, presenti l’ad di Halo Industry, Antonio Todisco, e il commissario straordinario di Caffaro, Marco Cappelletto. Su quest’area di 112.000 metri quadri, sorgerà il nuovo impianto per la produzione del cloro soda, costo 40 milioni di euro, che impiegherà la tecnologia delle celle a membrana. Se tutto l'iter autorizzativo andrà a buon fine, i lavori dovrebbero iniziare ad ottobre, e i cantieri dovrebbero durare 30 mesi, con avvio della produzione a inizio 2016.

Come ha sottolineato il commissario straordinario, Marco Cappelletto, questo investimento permetterà non solo di consolidare le attività, e quindi l’occupazione, all’interno del sito (Caffaro Industrie e Bracco), ma anche di attratte nuove iniziative, facendo di Torviscosa un polo europeo nel settore chimico. Un risultato a cui si è giunti grazie a un’azione di legalità e trasparenza e all'impegno di tutti i soggetti coinvolti, dalla Regione alle amministrazioni locali, dai sindacati al ministero dell'Ambiente. «Con il passo fatto- dice Augusto Salvador della Femca- Cisl-, si concretizzano tutte le aspettative. Per noi è sicuramente positivo che oggi si parta con la fase di rilancio. Sarebbe importante che in questo contesto si pensasse ad una fiscalità di vantaggio, leva utilissima per assottigliare il gap energetico e, lenendo il carico fiscale, rendere più competitivo investire. Ovviamente si dovranno privileggiare progetti di area europea: lo Stato non ha risorse per cui si deve pensare in una logica extra nazionale. La chimica qui può essere supportata da innovazione e ricerca, con Serichim: per avere futuro si deve fare ricerca e brevetti. A ciò si devono aggiungere certificazioni ad alto livello (Emas, Emas 2, ect.) per rendere il sito più appetibile a futuri insediamenti. Un plauso va fatto al commissario Cappelletto che gradino dopo gradino sta uscendo dall'emergenza e rilanciando il sito. Auspico che la Regione continui a fare la propria parte».

Francesca Artico

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