Caffè degli Specchi, sconfitti Maritani e i “soci” triestini

Arrivare secondi fa sempre una gran rabbia. Specie quando si affronta la sfida con un entusiasmo e una determinazione tali da autoconvincersidi avere tutte le carte in regola per la vittoria. Una...
Lasorte Trieste 16 06 05 - Caffè degli Specchi - Turisti
Lasorte Trieste 16 06 05 - Caffè degli Specchi - Turisti

Arrivare secondi fa sempre una gran rabbia. Specie quando si affronta la sfida con un entusiasmo e una determinazione tali da autoconvincersidi avere tutte le carte in regola per la vittoria. Una vittoria che la cordata triestina-monfalconese per ottenere la gestione del Caffè degli Specchi contava davvero di portare a casa. Facile quindi immaginare la delusione del gruppo - formato da Massimo Zulian, titolare del bar Via delle Torri affiliato alla catena di franchising Espressamente Illy, dal pasticcere di Monfalcone Paolo Maritani e da Rossana Bettini, moglie dell’ex governatore della Regione e noto industriale del caffè, una volta reso noto il verdetto di Generali: fuori Illy, dentro Segafredo Zanetti.

Un boccone difficile da digerire e una ferita che, a giudicare dai commenti, brucia ancora parecchio. «Siamo amareggiati e dispiaciuti - ammette Zulian -. Ci abbiamo creduto fino all’ultimo, convinti che il fatto di conoscere a fondo la realtà triestina potesse rappresentare un valore aggiunto. Ma così non è stato. Evidentemente i criteri per individuare il nuovo gestore sono stati altri».

Quali? Zulian apertamente non lo dice, ma lascia intuire che a pesare sia stata soprattutto la componente economica dell’offerta messa sul piatto dall’azienda “straniera”. «Il nostro progetto - prosegue Zulian - prevedeva una ristrutturazione completa degli Specchi e un rinnovamento totale dell’offerta. Cambiamenti pensati per rilanciare non solo il locale, ma anche l’immagine di Trieste turistica». Soluzioni che a conti fatti, secondo il patron del bar di via delle Torri, si sono rivelate inutili. Perchè a imporsi è stata una proposta “agile” («se i nuovi gestori puntano a riaprire gli Specchi già il 1° marzo, vuol dire che non faranno grossi interventi»), ma sostenuta forse da una più robusta disponibilità finanziaria.

Non che l’iniziativa targata Zulian-Maritani-Bettini fosse pensata in economia. Tuttaltro. Solo per la ristrutturazione (stimata in 700mila euro), la messa norma dei locali (150mila euro) e i nuovi arredi, la cordata prevedeva un investimento vicino al milione di euro. Non abbastanza per competere con il gruppo rivale, riuscito a far passare in secondo piano l’operazione legata al marchio Illy.

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