Caldo, 20% di ricoveri in più a Cattinara
Sono 143 le persone finite al Pronto soccorso. A soffrire di più gli over 80

di TIZIANA CARPINELLI
Sarà una domenica torrida. È ancora allarme rosso a Trieste, secondo la Protezione civile nazionale. Il week-end che si è aperto metterà a dura prova i cittadini e quanti, imbottigliati ai caselli autostradali nell'esodo verso le località vacanziere della regione, passeranno la giornata in automobile. Per oggi e domani, infatti, si prevedono temperature tropicali, con una colonnina di mercurio caparbiamente intenzionata a non scendere al di sotto dei 30 gradi centigradi.
Un primo segnale di sofferenza si è riscontrato già ieri: il Pronto soccorso di Cattinara ha registrato il 20% in più di accessi rispetto alle medie del periodo stagionale (143 pazienti nelle ultime 24 ore contro i 112 del 2007, di cui 55 in trattamento alle 17.30 di ieri). Settantasette, invece, i ricoveri all’ospedale Maggiore, per un totale di 220 persone in un giorno. Non solo: oltre un quarto dei soggetti assistiti è risultato essere ultraottantenne, con patologie correlate a episodi di disidratazione o traumi fisici. Più frequenti - secondo quanto riferito dal dottor Walter Zalukar, direttore del Dipartimento di emergenza dell’Azienda ospedaliera universitaria - nelle giornate di particolare canicola a causa di capogiri o improvvisi cali di pressione.
Secondo il Sistema di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute – un programma predisposto dal Dipartimento della Protezione civile - sono sei le città italiane a rischio afa e tra queste figura Trieste, per la quale scatterà appunto il temuto «livello 3-rosso». Gli altri comuni interessati dall’emergenza sono Bologna, Firenze, Perugia, Civitavecchia e Roma. In realtà, l'ondata di calore ha lambito la città già ieri, determinando una temperatura che sulla costa ha raggiunto i 30 gradi centrigradi e un valore elevato del tasso d’umidità: il 65%. In pianura, invece, tre gradi in più: 33. La Protezione civile, da Roma, ha lanciato l'allarme, annunciando per oggi temperature massime percepite di 35 gradi.
L'Osmer regionale smentisce la previsione: «Fino a martedì - dice il meteorologo Marcellino Salvador - la temperatura a Trieste non salirà oltre i 30-31 gradi centigradi. Solo la pianura e le zone più interne potranno registrare picchi di 34 gradi. Non ci troviamo, quindi, in una situazione analoga a quella che si verificò nel 2003, allorchè si assistette effettivamente a un caldo-record. Ciò non significa che le persone non accusino disagi, anzi: il tasso di umidità elevato certo complica il quadro. Ma la vera anomalia riguarda la temeratura marina, ieri pari a 27 gradi, che non consente un abbassamento significativo della colonnina di mercurio durante la notte. Chi non ha il condizionatore in casa non trova pace nemmeno al calar del sole. Le estati stanno diventando sempre più prolungate e con temperature costantemente rilevanti».
Sul fronte incendi, sono state una quindicina le telefonate ai Vigili del fuoco per segnalare avvisaglie di fiamme, ma nessun rogo importante. Quali, allora, le accortezze da adottare per evitare i disagi conseguenti all’afa? Secondo il Ministero del lavoro, della salute e della solidarietà sociale bambini, anziani e soggetti affetti da particolari patologie devono evitare l'esposizione all'aria aperta nella fascia oraria tra le 12 e le 18. È inoltre sconsigliato l'accesso ai parchi o alle aree verdi ai bambini molto piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti. Va evitata anche l'attività fisica intensa all'aria aperta durante gli orari più caldi. Per quanto riguarda l'alimentazione si consiglia di consumare pasti leggeri, con frutta e verdura. Meglio declinare pranzi e cene abbondanti a favore di quattro o cinque piccoli pasti distribuiti durante la giornata. È importante bere pur in assenza dello stimolo della sete, evitando alcolici e limitando bevande contenenti caffeina o zuccheri.
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