Carretta del mare “bandita” per tre mesi da tutti i porti Ue

Una vera “carretta del mare” con gravi deficienze nella sicurezza di bordo e per le condizioni di vita e del lavoro dei marittimi imbarcati. È stata bandita dai porti dell’Unione Europea per i prossimi tre mesi a partire dallo scalo di Monfalcone dove è stata ispezionata dalla Capitaneria di porto che ha emesso il grave verdetto.
Si tratta della nave mercantile Sara, battente bandiera Saint Kitts and Navis, un piccolo stato su un’isola del Mar dei Caraibi. Le accuse sono pesantissime: dopo un’ispezione eseguita la scorsa settimana l’ufficiale della Capitaneria di Monfalcone ha rilevato «gravi violazioni» in materia di sicurezza della navigazione. Sia sotto il profilo della sicurezza di bordo che nelle «condizioni di vita e lavoro dei marittimi» ma anche «deficienze nella gestione della sicurezza in generale della nave da parte della società armatoriale». Al termine dell’ispezione è scattato prima il provvedimento di detenzione, della nave, un fermo amministrativo. Questo per impedire che potesse riprendere il mare in assenza delle minime condizioni di sicurezza. Ma anche per obbligare l’armatore ad adottare tutti i provvedimenti per rimettere in sicurezza la nave. Alla fine però la Capitaneria ha dovuto far scattare la misura più grave: ha bandito la nave per tre mesi in tutti i porti Ue. La motonave Sara infatti, così è emerso dai controlli della rete di sicurezza marittima dell’Unione Europea, era stata fermata e detenuta, con un fermo amministrativo altre due volte nel corso degli ultimi mesi dopo ispezioni da parte dei altre Autorità marittime europee in altri scali. Alla terza detenzione in 24 mesi scatta automaticamente il bando: è un divieto temporaneo di accesso a tutti i porti e alle acque territoriali nazionali dell’Italia e dei paesi dell’Unione Europea. Ma anche di altri stati (come ad esempio al Canada) che hanno sottoscritto l’accordo internazionale sui controlli per la sicurezza della navigazione. È il Paris M.o.U, Memorandum of Understanding di Parigi del 1988.
Questo del “bando” per tre mesi alla Sara è un provvedimento eccezionale che, come spiega una nota della Capitaneria, la normativa ha introdotto per combattere comportamenti recidivi degli armatori. Spesso insensibili alla sicurezza della navigazione, alla salvaguardia della vita umana in mare, dell’ambiente marino, delle condizioni di vita e lavoro dei marittimi a bordo. Succede in tante altre navi, spesso delle carrette del mare battenti bandiera di stati “improbabili” o ombra.
A Monfalcone i controlli della Capitaneria sono ferrei da tempo, sono state adottate tutte le misure di sicurezza. Lo dimostra il fatto che dall’inizio dell’anno Sara è la quinta nave fermata e “detenuta” dagli ispettori della Capitaneria nel corso di oltre 29 ispezioni compiute ad altrettanti navi battenti bandiera straniera e considerate “a rischio”. La nave Sara, eliminate le deficienze, ha lasciato Portorosega e non potrà attraccare da nessun’ altra parte per tre mesi. —
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