Casa Cometa per anziani frenata dalla burocrazia

Per dare il via libera alla costruzione la Regione chiede a Comune di Staranzano, Mutua di assistenza e Banca di credito cooperativo di istituire una Fondazione
Di Ciro Vitiello
Altran Turriaco-ANZIANI
Altran Turriaco-ANZIANI

STARANZANO. La casa di accoglienza per gli anziani denominata “Casa Cometa” (Comunità e territorio per gli anziani) può essere realizzata solo se verrà creata una Fondazione ad hoc tra i soggetti pubblici e privati richiedenti, che sono il Comune, la Mutua di assistenza del credito cooperativo e la Bcc di Staranzano e Villesse. Sembra questo il tassello più importante per la Regione per sbloccare l’impasse della pratica ferma da oltre due anni negli uffici regionali, che ha gettato fra gli operatori preoccupazione e sconforto, dopo anni di lavoro per una struttura che, una volta terminata, sarà a disposizione di tutto il mandamento monfalconese.

Il costo totale del progetto ammonta a circa 10 milioni di euro. Da tempo è già pronto il progetto preliminare che diventerà immediatamente esecutivo non appena arriverà il via libera dalla Regione. La Casa Cometa, che può essere realizzabile a “blocchi”, prevede una capienza di 120 posti letto ed è destinata a persone in condizioni tali da non poter essere assistite a domicilio, ma anche per favorire l’autonomia e la permanenza degli anziani a domicilio con il supporto alla famiglia.

A seguito della richiesta pervenuta, i rappresentanti degli enti coinvolti per la costruzione della casa per gli anziani, dal mese scorso si stanno adoperando per la stesura del documento (adesso c’è una bozza) avvalendosi della collaborazione di esperti per poi sottoporlo all’approvazione della Regione, prima che il tempo renda la pratica irrimediabilmente compromessa. All’operazione sta contribuendo fra gli altri anche il segretario comunale Riccardo Masoni.

L’amministrazione, infatti, ritiene la struttura indispensabile sia per Staranzano che sia per tutto il territorio. Lo dimostra il fatto che già dal 2009 ha sottoscritto un protocollo d’intesa ha già messo a disposizione per 99 anni (rinnovabili) un terreno in via Corbatto (in prossimità degli impianti sportivi di base), una zona di nuova urbanizzazione e di strutture residenziali. Anche la Macc guidata dal presidente della Fabio Steccherini, sulla sia del suo predecessore scomparso Luciano Moratti, hanno speso tante energie per portare un servizio così importante per l’Isontino. Da sottolineare che nel progetto figurano anche servizi socio sanitari integrati, servizi semi-residenziali (centro diurno), sperimentazioni di nuove formule con l’obiettivo di offrire ai nuovi residenti un abitare sicuro, stimolante e di contrasto alla solitudine. Il progetto perciò non si occupa, come succede per le altre strutture già funzionanti, della tradizionale residenzialità per gli ospiti, ma di avere un centro polivalente di servizi socio-sanitari ed assistenziali rivolto prevalentemente alla disabilità-non autosufficienza.

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