Case di riposo private un boom che scavalca gli affitti per i turisti
POLA. L'ultima frontiera del business in Istria sono le case di riposo per anziani di cui c'è crescente richiesta in seguito all'invecchiamento della popolazione nella penisola. Gli over 65 in Croazia rappresentano il 15,62% della popolazione e nella regione la percentuale è ancora più alta. Le strutture convenzionate e sovvenzionate dallo Stato si stanno rivelando insufficienti tanto che la lista di attesa arriva fino a 10 anni, come nel caso della “Alfredo Stiglich” nel maggiore centro istriano. Solo qui al momento sulla lista ci sono 2.671 persone, come scrive il Glas Istre.
Annusato l'affare numerosi imprenditori, ma anche semplici cittadini investono le loro risorse proprio nell'aperture di strutture per le persone arrivare al tramonto della vita. Sono per lo più case piccole a conduzione familiare da 10 a 20 posti e in pochissimi anni a Pola ne sono state aperte una quindicina. Il fenomeno è presente anche a Parenzo, Rovigno, Barbana, Marzana, Sissano, Lisignano, Lavarigo, Vincural e altre località. In linea di massima vengono adibiti a case per anziani edifici preesistenti e anche appartamenti turistici dato che il business in questo settore si sta sgonfiando. «Gli affari vanno a gonfie vele - dicono i titolari - e i posti rimasti vuoti in seguito ai decessi vengono colmati in pochi giorni».
Però sono case fuori portata dalla maggior parte degli istriani essendo le tariffe fissate su basi commerciali. Sull'ammontare influiscono diversi fattore come lo stato di salute del fruitore, se è autosufficiente o meno e la scelta della camera tra la singola e quella a più posti. Le tariffe variano da 733 a 1.066 euro al mese mentre la pensione media in Croazia è di 300 euro mensili. È chiaro che per la copertura della spesa devono mettere mano al portafoglio i familiari più stretti, solitamente i figli. E non mancano le case in nero, un fenomeno denunciato dai titolari di quelle regolari,ovviamente per un motivo di concorrenza sleale. —
P.R.
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