Case hi tech mai finite a Opicina, asta milionaria

TRIESTE
Sarà battuto all’asta il prossimo 22 dicembre, al prezzo base di quattro milioni e 994.464 euro, il complesso in costruzione composto da quattro palazzine in via del Sabotino 7 a Opicina. Un sogno, quello della Das Haus srl, di realizzare in quegli spazi 17 appartamenti, che si è infranto, visto che la società è in concordato preventivo. Il commissario giudiziale della procedura è Paolo Altin.
La proprietà immobiliare, composta in origine da un fabbricato con annesso cortile e giardino, era stata rilevata dalla Das Haus – presidente del Consiglio di amministrazione alla firma dell’atto di compravendita era Giorgio Tumanischvili – nel 2004. A cedere quella proprietà, per un milione e 650 mila euro, era stato Roberto Hausbrandt Junior.
Il progetto della Das Haus prevedeva la realizzazione di 17 appartamenti-residence. Nel 2010, quando il cantiere stava per essere avviato, il costruttore Mario Cerrito raccontava di un investimento da otto milioni di euro, di domotica, di autonomia energetica, e di un cronoprogramma che prevedeva la chiusura del cantiere di lì a 24 mesi. Il progetto era stato presentato con grande enfasi.
Oggi quel complesso conta di tre palazzine di nuova costruzione e una risultante dalla originaria villa padronale, unitamente a garage e box interrati, posti auto esterni scoperti e un’area verde circostante da 2.064 metri quadrati.
«Non è presente l’impianto di adduzione del gas metano, – scrive l’architetto Stefano Longo, incaricato di redigere la perizia e la stima del valore di mercato del bene – perciò sia la generazione del calore e dell’acqua calda sanitaria che la cottura dei cibi avviene grazie all’energia elettrica». Per le parti comuni è prevista l’illuminazione dei percorsi pedonali, e per le aree verdi è contemplato a sua volta un impianto di irrigazione.
Le domande di partecipazione all’asta e le offerte devono essere presentate alla Cancelleria fallimenti del Tribunale di Trieste entro le 10 del 22 dicembre 2020. In caso di più buste, davanti al giudice delegato Riccardo Meluzzi si procederà seduta stante alla gara, partendo dall’offerta più alta con rilanci non inferiori a 10 mila euro. Il diritto all’aggiudicazione definitiva è sospensivamente condizionato all’omologazione della proposta di concordato preventivo.
Nel caso in cui il concordato non venisse omologato, sarà restituita all’aggiudicatario la cauzione versata, senza che possa decorrere alcun tipo di interesse.—
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