Caso EuroPromos, chieste le dimissioni dell’assessore Bini. La replica: «Nessun ruolo nella società»

Morettuzzo (Patto per l’Autonomia) ha presentato un’interrogazione in cui parla di conflitto di interessi. L’assessore: «Non sono neppure nell’organigramma»

L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini interviene in Aula sui documenti finanziari
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini interviene in Aula sui documenti finanziari

TRIESTE. Il capogruppo del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo ha chiesto nella seduta del Consiglio regionale di mercoledì 31 maggio, le dimissioni dell'assessore regionale alle Attività Produttive Sergio Emidio Bini, attraverso un'interrogazione presentata in aula.

Moretuzzo ha criticato il fatto che Bini abbia conservato un ruolo nella società EuroPromos che, ha ricordato il consigliere, «ha anche ottenuto diversi appalti pubblici».

«Il sottoscritto - ha spiegato Bini - è stato assunto in data 3-1-2002 dalla società Eurocoop, la stessa, negli anni successivi, è stata oggetto di un'operazione di fusione dando vita a EuroPromos, che successivamente è stata trasformata in EuroPromos Spa».

«La posizione lavorativa è proseguita - ha spiegato l'assessore - come dirigente di azienda, senza ulteriori incarichi, senza che da ciò siano poi derivate situazioni di conflitto di interesse tra la Regione Fvg ed EuroPromos».

In più, ha aggiunto che «l'assenza di ruoli operativi da parte del sottoscritto negli organi di gestione fa il paio con l'assenza di qualsiasi delega legata alla posizione lavorativa, tant'è che il sottoscritto non appare neanche, a qualsiasi ragione e titolo, nel pur diffuso organigramma aziendale. Ovviamente la detenzione di un capitale, peraltro non di maggioranza assoluta, della società EuroPromos Spa, costituisce premessa - ha concluso - del mantenimento di un interesse alle sorti della società stessa, seppur non manifestandosi in alcun ruolo come detto gestionale, diretto o delegato».

Secondo Moretuzzo si configura comunque un conflitto di interessi e «mi auguro - ha ribadito nel suo intervento - che l'assessore si dimetta o si prenda le sue responsabilità davanti al presidente Fedriga».

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