C’è il precedente di Enrico Rossi a Piombino
Nelle note di sintesi che fanno da premessa alla bozza di quello che è definito un “possibile decreto legge per il rilancio dell’economia” si afferma che le disposizioni contenute nell’articolo 8 che riguarda le bonifiche «hanno lo scopo di superare le situazioni di criticità ambientale e di rimettere in moto l’economia dei territori interessati mediante una rete di misure volte a favorire la bonifica ambientale dei siti di interesse nazionale (Sin) e la loro reindustrializzazione o riconversione produttiva anche mediante agevolazioni fiscali. Si stabilisce altresì la designazione del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia quale Commissario straordinario per gli interventi nell’area di crisi complessa del porto di Trieste».
In questo senso c’è anche un fresco precedente e riguarda la nomina del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a Commissario per i lavori di adeguamento del porto di Piombino. La firma del decreto era stata annunciata l’8 giugno dal premier Enrico Letta allo stesso Rossi nel corso di un incontro che i due hanno avuto nella sede della Regione. «La firma della nomina a Commissario - aveva detto Rossi al termine di quell’incontro - è un passo importante perchè possano essere rapidamente realizzati i lavori che permetteranno al porto di Piombino di acquisire competitività e di attrezzarsi per accogliere lo scafo della Costa Concordia. Il progetto del porto esiste da prima del disastro, sarà modificato approfondendo l'escavo e questo predisporrà il porto per un corretto smaltimento degli scafi, secondo il recente pronunciamento del Parlamento europeo».
Anche in quel caso Rossi è stato nominato Commissario «con il compito di coordinare gli interventi, compresi quelli finalizzati al rilancio economico e al rafforzamento industriale dell’area avvalendosi dell’Autorità portuale e del Comune quali soggetti attuatori». (s.m)
Riproduzione riservata © Il Piccolo