C’è il sole, “assalto” di turisti fuori stagione a Grado
Il meteo ha richiamato migliaia di persone e premiato i locali rimasti aperti. Il ponte girevole chiuso ha appesantito il traffico sia in ingresso che in uscita

GRADO. I proprietari delle seconde case sono arrivati già dalle prime ore del mattino. Seguiti dal flusso dei pendolari dell’ora di pranzo. È una sorta di “rito”, il meteo sembra “gestire” anche le abitudini dei villeggianti che ne approfittano per riaprire le loro residenze delle vacanze e curarne la manutenzione.I ristoranti aperti hanno lavorato pressoché a pieno regime, così come i pubblici esercizi.
Che la giornata invogliasse a raggiungere Grado era prevedibile. Il sole e la gradevole temperatura restano sempre gli elementi di richiamo che comunque orientano il turismo. Ma che ieri l’Isola fosse stata di fatto presa d’assalto, considerate le debite proporzioni, ha colto più di qualcuno di sorpresa. C’è chi ha ipotizzato una presenza di almeno 30mila ospiti. Dato teorico ma realistico stando al traffico che via via ha ingrossato le fila degli automobilisti diretti a Grado.
Code e rallentamenti quasi senza soluzione di continuità. Tanto che nel primo pomeriggio gli incolonnamenti s’erano spinti fino a metà della provinciale 19. Si è andati a rilento anche sfidando il cantiere per l’installazione del nuovo ponte girevole, che ha “deviato” il percorso stradale verso il ponte Cucchini. Un tour de force peraltro quanto alla ricerca del posto auto.
Insomma, ponte o non ponte, il traffico era evidente. Per gli operatori che hanno deciso di tenere aperte le loro attività, non molti considerata la stagione, è stata una scommessa incassata.
Certo è che Grado ieri ha consegnato uno scenario da alta affluenza. Lungo la diga, sulle spiagge, ma anche in centro storico era un brulicare di famiglie e gruppi.
Il presidente della Git, nonché albergatore, Alessandro Lovato non ha nascosto una certa sorpresa. «È evidente che il sole e il clima favorevole sono fondamentali per richiamare gli ospiti. Tuttavia, anche considerando che le località montane sono innevate, non ci si aspettava un flusso del genere. È un buon segno». Lovato ha aggiunto pensando agli operatori che hanno scelto di tenere aperte le proprie attività: «Nonostante i lavori in corso per il ponte, ci sono stati imprenditori che hanno mantenuto il loro servizio. L’arrivo a Grado di numerose persone rappresenta il premio per la loro decisione. Significa comunque che, ponte chiuso o no, l’Isola richiama i turisti. Del resto – ha concluso – una giornata pressoché primaverile come questa domenica, non può che aver dato un contributo determinante all’importante affluenza rilevata». Un risultato significativo, dopo il riscontro da tutto esaurito registrato durante le recenti festività, in particolare in occasione di Capodanno.
Code e traffico intenso replicati anche al momento del rientro. Con la deviazione a ritroso attraverso il ponte Cucchini per immettersi sulla provinciale 19.
Intanto a fine marzo è prevista la riapertura del ponte girevole. Il vecchio manufatto è stato demolito, mentre è in corso la preparazione delle basi di appoggio, in particolare del pilone centrale.
Il nuovo ponte lungo 36 metri, ora custodito in Veneto dove è stato costruito, arriverà a Grado via mare verso la metà di febbraio.
C’è dunque ancora da attendere per il ripristino della viabilità, anche se la tabella di marcia è stata programmata proprio per non condizionare l’attività turistica, a partire dal periodo pasquale. Il tutto nella prospettiva complessiva in ordine alla riorganizzazione del traffico, all’esito del Piano messo a punto dal Politecnico di Milano.
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