C’è un piano di rilancio della scuola infermieri più lezioni e tirocini

C’è un piano di rilancio per la scuola infermieri insediata nell’ospedale di San Polo e inserita nel corso di laurea in Scienze infermieristiche dell’Università di Trieste. A sostenerlo, con il protocollo d’intesa firmato ieri, ci sono i Comuni di Monfalcone e Gorizia, il Dipartimento universitario clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute dell’Università di Trieste e l’Azienda sanitaria Bassa friulana Isontina.
Il depotenziamento della sede coordinata del corso di laurea verrà contrastato con azioni concrete, in parte immediate e già programmate fino all’anno 2021-2022, come sottolineato ieri dal direttore del Dipartimento universitario Roberto Di Lenarda e dal sindaco di Monfalcone Anna Cisint, che già nel corso dell’inverno aveva avviato con l’allora consigliere e ora assessore Antonio Garritani una ricognizione sull’attività della scuola infermieri del San Polo.
«L’intesa prevede l’implementazione delle lezioni teoriche e di quelle pratiche – ha spiegato Di Lenarda – e l’ampliamento delle possibilità di tirocinio in nuovi contesti clinici dell’ospedale di Monfalcone e di Gorizia. Verrà inoltre potenziato il tutoraggio pre laurea». Entro la fine di quest’anno verranno inoltre gettate le basi del master di primo livello che sarà centrato su competenze e e attività dell’infermiere di comunità e di un corso di perfezionamento sui cambiamenti della professione infermieristica. Stando al protocollo d’intesa, si punta a istituire master e corso nella seconda metà del 2019 con la possibilità di riattivarli alla fine dell’anno scolastico 2021-2022. Al momento, sono 316 gli iscritti totali al corso di laurea di cui 48 dell’Isontino, mentre per l’anno scolastico 2017-2018 sono 24 gli studenti che frequentano il tirocinio nell’Aas 2 per il primo anno, 7 per il secondo e 8 per il terzo anno di corso.
A margine della firma è stata sottolineata la lunga tradizione della scuola per infermieri di Monfalcone e ricordato come i diplomati siano stati e siano un’importante risorsa per garantire la risposta di salute del territorio.
Il direttore generale dell’Aas Antonio Poggiana ha rilevato anche l’importanza dei rapporti, che non si limitano al corso di laurea in Scienze infermieristiche, con l’Università di Trieste. —
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