Centro islamico Darus a Monfalcone, il Tar respinge l’istanza: cosa succede ora
Respinta l’istanza cautelare presentata dal Centro culturale islamico: Cisint già esulta, ma nel merito della sospensiva si entrerà martedì

La notizia è rimbalzata in Aula, nella primissima parte dei lavori, ma non nei suoi precisissimi contorni. Subendo così una virata in massima assise sul resoconto dell’eurodeputata Anna Cisint degli ultimi fatti, invece già noti, dell’acquisizione della parte più ampia dell’immobile ex Darus Salaam, ora intavolato al Comune, per assist del question time avanzato dal capogruppo della Lega Paolo Bearzi. Tre, peraltro, quelli a disposizione, di cui due risultati in capo alla maggioranza: cambiano le amministrazioni e pure i consiglieri, ma – si passi la battuta – l’opposizione resta sempre una frana a piagiare per prima il tasto di prenotazione.
È stata dunque una successiva nota stampa delle 14.20, diramata dall’Ufficio comunicazione del Comune, a circostanziare la vicenda: il presidente del Tar Carlo Modica de Mohac ha respinto l’istanza cautelare monocratica presentata dal Centro culturale islamico sull’intavolazione. Ma cos’è successo?
Spiega l’avvocato del Darus Vincenzo Latorraca di aver «legittimamente ai sensi dell’articolo 56 del Codice del processo amministrativo chiesto al presidente di anticipare il verdetto sulla sospensiva per esigenze di tutela». Ma il giudice cos’ha risposto? «Che data la prossimità dell’udienza, in effetti attesa martedì – spiega Latorraca – risponderà in quella sede, peraltro senza condannare alcuno a spese legali».
Canta già vittoria invece Cisint: «Si tratta d’una decisione importante, perché è l’ulteriore conferma della correttezza del nostro operato, finalizzato all’affermazione dello stato di diritto e del fatto che le norme e le leggi devono essere uguali per tutti i cittadini. Monfalcone è diventato un riferimento a livello nazionale per l’affermazione dei principi di legalità e di sicurezza. Si è arrivati a questa situazione per il mancato rispetto da parte del Centro islamico delle norme urbanistiche e la conseguente violazione dell’ordinanza comunale e della sentenza del Consiglio di Stato, che ha fatto chiarezza giuridica su questi temi».
E ancora: «A seguito delle verifiche da parte dei tecnici del permanere delle violazioni, si è proceduto all’intavolazione dell’immobile effettuata dall’Ufficio Tavolare in applicazione della sanzione prevista dalla legge regionale».
Nel merito della sospensiva, però, si entrerà appunto martedì. Latorraca, per conto del Darus, aveva fatto ricorso impugnando la delibera e il verbale di inottemperanza emessi dall’amministrazione, di fatto il la alla procedura dell’acquisizione, preliminarmente chiedendo la misura cautelare, al fine di congelare gli effetti dell’atto e, a discendere, l’acquisizione del bene al patrimonio indisponibile dell’ente.
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