Il caso Roiano divide il centrodestra, FdI: “Non siamo noi a volere i nidi privati”

A Trieste Fratelli d’Italia prende a sorpresa le distanze dalla proposta di esternalizzare il nuovo asilo di Roiano e apre una spaccatura nella maggioranza di Roberto Dipiazza

Francesco Codagnone
La conferenza stampa di Fratelli d'Italia (Silvano)
La conferenza stampa di Fratelli d'Italia (Silvano)

«Dopo le falsità, le menzogne e le omissioni sentite negli ultimi giorni, non è più possibile stare in silenzio: non è assolutamente vero che Fratelli d'Italia vuole asili nidi privati. Crisi di maggioranza? No. Per adesso».

Terremoto nel centrodestra triestino. Fratelli d’Italia prende - a sorpresa - le distanze dalla proposta di esternalizzare il nuovo asilo di Roiano e apre una spaccatura nella maggioranza di Roberto Dipiazza.

Il caso Roiano, Giacomelli (FdI): “Non siamo noi a volere i nidi privati”

Il segretario comunale Claudio Giacomelli, provinciale Nicole Matteoni e l’assessore Stefano Avian convocano la stampa sotto al Municipio (presente anche l’assessore Caterina de Gavardo) e allontanano ogni accusa di voler privatizzare i servizi educativi, nonostante la contestata delibera per l’affidamento in concessione a privati della gestione del nido all’ex Polstrada - duramente condannata dall’opposizione e pubblicamente criticata da Manuela Declich della Lega e in primis Angela Brandi di Forza Italia - sia stata finora portata avanti proprio da due meloniani: gli assessori Maurizio De Blasio (Educazione e famiglia) e Stefano Avian (Politiche del personale).

Mossa dei patrioti per privatizzare i nidi comunali? Niente affatto, dicono Giacomelli e Matteoni: «Non è Fratelli d’Italia a spingere per la concessione». 

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Roberto Dipiazza (Lasorte)

«Quando ci siamo ritrovati - così Giacomelli - tre asili (quello di Roiano e i due di San Giovanni, ndr) pronti all’apertura, ormai più di un anno fa, l’area bilancio guidata dall’assessore Everest Bertoli, peraltro segretario comunale della Lega, ci ha formalmente comunicato che non ci sono i soldi per assumere personale educativo, come da lui ribadito in sede di V Commissione presieduta da Manuela Declich. A questo punto l'unica soluzione percorribile era optare per la concessione: l’alternativa - precisano i Fratelli d’Italia - sarebbe stata l'appalto, il che avrebbe significato perdere completamente il controllo e la regia della struttura, e su questo siamo contrari».

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Fratelli d’Italia sottolinea quindi come l’ipotesi di concessione (alimentata appunto dalle strettezze di bilancio rimarcate dalla Lega) sia stata all’epoca sottoposta al vaglio di tutti i partiti di centrodestra. «La proposta di concessione dell’asilo di Roiano - sottolineano duramente Giacomelli e Matteoni - ha ottenuto il via libera dal segretario provinciale di Forza Italia Alberto Polacco, e l’avallo della giunta, nella quale siedono il vicesindaco della Lega Serena Tonel e il segretario regionale di Forza Italia Sandra Savino».

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Il partito di Giorgia Meloni allontana quindi tutte le accuse. «A oggi - rimarcano i due segretari - Lega evidenzia la mancanza di risorse, Forza Italia sostiene che invece i soldi ci sono, mentre l’unica opzione alternativa per ora è venuta dalla forzista Angela Brandi, che in sede di plenaria di maggioranza ha proposto - sostengono - di aumentare le tariffe per coprire il costo della gestione pubblica: e noi, a questo, abbiamo detto di essere profondamente contrari».

«Un mese e mezzo fa - aggiungono poi Giacomelli e Matteoni - abbiamo fatto una riunione di maggioranza, invitando Forza Italia a proporre alternative se, come sostiene, ci sono fondi: a oggi, nessuna risposta è pervenuta». Nessuna privatizzazione strisciante dei servizi educativi comunali, come sancito anche da un verde di giunta sostenuto dai due assessori De Blasio e Avian: «Non c'è nessuna privatizzazione in atto: non c’è posto in cui una maestra comunale verrà sostituita da una privata», ripetono i patrioti.

Le dichiarazioni dei meloniani atterrano come scuri sulla maggioranza. A una settimana dal rientrato scisma nel centrodestra regionale dopo le forti critiche espressa dal ministro di Fratelli d’Italia Luca Ciriani sulla gestione della sanità da parte dell’esecutivo Fedriga, l’ombra della crisi si abbatte ora sul centrodestra comunale, nonostante le rassicurazioni del sindaco Dipiazza rilasciate appena mercoledì al Piccolo: «Noi non abbiamo problemi in maggioranza, siamo uniti», assicurava il primo cittadino.

Il segretario Giacomelli resta oggi sibillino, ma non nega: «Crisi di maggioranza? No, per adesso, ma in Regione la crisi è scoppiata per molto meno».

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