«Che fine ha fatto il corridoio V?» Un dibattito transfrontaliero

La necessità di superare le attuali misure basate esclusivamente sull’austerità a favore di politiche a sostegno della e crescita e dell’occupazione. È questo il tema che sarà affrontato oggi...

La necessità di superare le attuali misure basate esclusivamente sull’austerità a favore di politiche a sostegno della e crescita e dell’occupazione.

È questo il tema che sarà affrontato oggi pomeriggio nell’incontro transfrontaliero promosso dal Consiglio sindacale interregionale Nord Est Fvg-Slovenia, cui aderiscono Cgil, Cisl, Uil, Zsss e Ks 90, che si terrà alla stazione ferroviaria di Opicina. Parteciperanno i presidenti dello Zsss Dušan Semolic e del Ks 90 Peter Majcen, i segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil Franco Belci, Giovanni Fania e Giacinto Menis.

«Constatiamo – dice il presidente del Csi Roberto Treu – che importanti progetti di cooperazione transfrontaliera sono stati accantonati, rischiando di mandare in fumo anni di lavoro e di progetti. Il Corridoio V, in particolare, doveva e deve continuare a rappresentare una priorità strategica. A 20 anni dalla prima proposta europea sul Corridoio, di chi è la responsabilità di tali enormi ritardi? E quali sono le possibilità di realizzare il progetto, tenuto conto della scadenza del 30 giugno».

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