Chirurgia dell’obesità diventa fiore all’occhiello dell’Azienda

L’obesità rappresenta la più comune forma di malnutrizione con un’incidenza che continua a crescere rapidamente raggiungendo, in taluni Paesi, livelli percentuale tali da farla considerare una...

L’obesità rappresenta la più comune forma di malnutrizione con un’incidenza che continua a crescere rapidamente raggiungendo, in taluni Paesi, livelli percentuale tali da farla considerare una malattia in espansione epidemica. Ormai da più di 5 anni, la Chirurgia dell’Aas 2 guidata dal professor Alessandro Balani ha portato nell’Isontino la “chirurgia dell’obesità”, finalizzata alla riduzione del peso quando le terapie dietetiche e farmacologiche hanno fallito. Il polo è cresciuto nel corso del tempo fino a meritare il riconoscimento di “Centro accreditato a livello Nazionale” da parte della Società italiana di chirurgia dell’obesità, titolo confermato anche per il 2017.

Il primario è affiancato, in sala operatoria, dai dottori Carlo Nagliati, Barbara Petronio, Bruno Barbon e Luigi Torricelli, chirurghi ed endoscopisti specializzati.

«La psicologa Eva Di Camillo e le dietiste Francesca Gregoris ed Edda Dagnolo - spiega l’Azienda sanitaria - accompagnano il paziente fin da prima dell’intervento e lo seguono nel periodo postoperatorio. Le infermiere specializzate Susi Kovic e Luisa Vandelli rivestono il ruolo di “Patient manager”, e sono un punto di riferimento per pazienti, operatori e familiari, così come la Responsabile del dipartimento chirurgico Patrizia Magrin (Case manager) durante il ricovero. Recentemente, inoltre, è partita la collaborazione con il reparto di Medicina riabilitativa, diretto dal dottor Marsilio Saccavini, per provvedere alla rieducazione motoria dei pazienti prima e dopo l’intervento». Ma il gruppo comprende numerose altre figure dedicate, fra cui pneumologo (Fabio Vassallo), endocrinologi e diabetologi (Nicoletta Sabato ed Enrica Barro, Antonio Perciaccante), psichiatra (Flavia Sain), anestesisti (Nicola Piacente, Chiara Caprì), e molti altri entusiasti medici ed infermieri.

Tutti gli interventi, che si concentrano sul rimaneggiamento dello stomaco o del tratto gastroenterico per favorire il calo di peso, vengono condotti con tecniche mini-invasive in laparoscopia, evitando invalidanti incisioni dell’addome. Dal 2016, riproponendo in chiave nostrana le esperienza maturate dal team in ambiente internazionale (Inghilterra, Olanda) è stato applicato il protocollo Enhanced Recovery in Bariatric Surgery, che prevede un ricovero centrato sulla persona e favorisce un veloce recupero postoperatorio, l’ottimizzazione del comfort in reparto prima e dopo l’intervento, e l’uso di tecnologia e strumenti all’avanguardia. Evitando di posizionare cateteri e sonde in sala operatoria, il paziente è libero di camminare poche ore dopo l'intervento, inizia ad assumere liquidi il giorno stesso e viene dimesso in 24-48 ore, minimizzando i disagi e riducendo le complicanze postoperatorie. Più di 50 pazienti sono ormai stati trattati con questo protocollo, con risultati incoraggianti. La maggioranza è stata dimessa entro 2 giorni, e non ci sono stati ricoveri successivi.

Tutti i pazienti vengono seguiti ambulatorialmente nel postoperatorio, con visite mediche ed esami del sangue a cadenza regolare. I risultati sul peso e sulle malattie associate sono strabilianti, spesso con guarigione completa da patologie invalidanti come diabete, artropatie da carico, reflusso gastroesofageo, malattie delle apnee notturne, disordini endocrini e ginecologici. L'obesità, inoltre, è un fattore di rischio noto per cardiovasculopatie e tumori. Perdere peso e mantenere il risultato nel tempo allunga la vita e ne migliora la qualità.

La Chirurgia di Gorizia è già un riferimento per molte aziende sanitarie del Fvg e per pazienti che afferiscono anche da fuori regione. Agli ottimi risultati già ottenuti vuole aggiungere ulteriori miglioramenti, puntando a 100 interventi nel 2017.

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