Chiude la storica discoteca Monvì

Dopo trent’anni di attività il noto locale di Rovigno sarà abbattuto. Al suo posto un centro residenziale

ROVIGNO. Dopo oltre 30 anni di onorato servizio in funzione dell’intrattenimento e del divertimento dei giovani istriani e soprattutto dei villeggianti, il centro di Monvi ubicato nelle vicinanze dell’albergo Eden va in pensione. Anzi peggio: sarà completamente raso al suolo per lasciar posto a un complesso con meno adrenalina e decibel.

Monvì era stato costruito agli inizi degli anni Ottanta dello scorso secolo prendendo lo spunto dalle destinazioni turistiche italiane e spagnole. Già allora era chiaro che ai villeggianti non bastava offrire i regali della natura, come sole e mare, ma qualcosa in più come contenuti notturni poichè dormire in vacanza è tempo sprecato. Sono cosi sorte le discoteche Temple, Gallery e Presidente, ognuna con la sua musica dal pop al techno passando per il rock e il turbo folk.

E il ristorante “Los Amigos” offriva un’eccellente cucina messicana. C’era anche una specie di anfiteatro moderno per i grandi concerti live, in grado di accogliere fino a 5.000 spettatori. Per tutti questi anni Monvì è stato il ritrovo cult di generazioni e generazioni di giovani istriani. Ora dunque sta per passare alla storia per diversi motivi. Il colosso turistico Maistra cui appartiene dice che sulle strutture obsolete non è più possibile effettuare lavori di ristrutturazione e manutenzione che abbiano una logica economica e di profitto.

Ma soprattutto l’area di Monvi e quella vicina di Cuvi, in base al nuovo piano ambientale di Rovigno saranno adibite alla cultura, sport e tempo libero. Qui sull’area di 14 ettari sorgeranno una piscina coperta, una palestra e alcuni campi da gioco. Sul punto in cui esattamente si trova Monvi verrà costruito un centro culturale multimediale che includerà un museo, una biblioteca, una galleria e una sala per rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche.

La Maistra comunque sta pensando di costruire un altro centro dei divertimenti con lo spirito del Monvi ovviamente in linea con i gusti e le tendenze del momento, in un punto di Rovigno più consono, ai lati delle principali vie di comunicazione, dove è possibile ricavare grandi parcheggi. Al momento si fa il nome della zona di Turnina, all’entrata in città, dove si incrociano la strada statale e quella regionale che porta al centro urbano. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo non solo il mare ma anche il noto tormentone burocratico in salsa croata traducibile in anni e anni di pazienza. Un fatto comunque è certo, quest’estate il vecchio Monvi’ rimane chiuso.

(p.r.)

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