«Ci opponiamo ai tagli ai servizi trasfusionali»

CAPRIVA. Solo tra i presenti (esclusi quindi i premiati che ieri mattina non c'erano nella palestra di Capriva) la somma delle donazioni dei soci benemeriti mandamentali ha toccato quota 5759. Un numero impressionante che racconta bene già da sé l'altruismo di cui sono capaci i donatori di sangue dell'Isontino. E 105 tra essi, quelli che hanno raggiunto almeno le 40 donazioni per le donne e le 50 per gli uomini, sono stati giustamente festeggiati ieri a livello mandamentale a Capriva, dove la locale sezione tagliava contemporaneamente il traguardo della 44a Giornata del Donatore. Tante le autorità presenti, e se servisse un'ulteriore cifra a corroborare la tesi della capacità di donare di questi territori, la fornisce il presidente mandamentale Feliciano Medeot: «Il Friuli Venezia Giulia dona il 15% del sangue italiano. Siamo una regione piccola, ma conosciamo molto bene valori come la solidarietà». Medeot, che è anche in chiusura di mandato (il 26 ottobre si terrà il rinnovo delle cariche mandamentali), ha tracciato un bilancio partendo da Egidio Bragagnolo, «scomparso un anno e mezzo fa ma la cui attività a sostegno della donazione prosegue anche attraverso l'autoemoteca intitolata a suo nome che gira per tutta la regione. E proprio sugli sforzi che facciamo come Gorizia e provincia all'interno del panorama regionale chiediamo alla politica di salvaguardarci: i professionisti che operano sull'autoemoteca sono solo i nostri, che dunque si dedicano agli altri togliendo tempo ai donatori isontini. Non solo: rifiutiamo ogni depauperamento dei servizi trasfusionali della nostra provincia della nostra provincia: le scelte strategiche devono essere condivise con il mondo dei donatori». Dei 105 premiati, per ovvie ragioni di spazio, ne citiamo solo 11, quelli che possono vantare le quote maggiori: una vera e propria squadra di calcio del dono, che risponde ai nomi della goriziana Daniele Mazzarino (80 donazioni), dei cormonesi Adriano Granzini (100) e Bruno Mauro (124, il più benemerito tra i benemeriti), dei goriziani Andrea Ballarè e Raffaele Pece, entrambi centisti come i colleghi di Grado Fabio Decorte ed Antonio Felluga, di Mossa Paolo Dario Princi, di San Lorenzo Moreno Bonaldo e Alessandro Vri, di Villesse Marino Modonut. E non sono mancati parroci (quello di Capriva Valentino Cidin, 75 donazioni) e sindaci (quello di Villesse Claudio Deffendi, 50). Insomma, una grande festa alla quale ha partecipato anche l'assessore regionale Sara Vito: «In questa sala c'è la consapevolezza di far parte di una comunità e di un sistema», ha detto. Apprezzati anche l'intervento del coordinatore del sistema trasfusionale regionale dottor Vincenzo De Angelis («Siamo una delle poche regioni autosufficienti per il plasma», ha evidenziato) e dell'assessore provinciale Ilaria Cecot («Importante è anche il lavoro di informazione e divulgazione tra i giovani», ha sottolineato). I saluti iniziali sono stati portati dal presidente della sezione ospitante, Alessandro Tirel, e dal sindaco di Capriva Daniele Sergon. Prossimo appuntamento importante tra il 21 ed il 24 aprile: Gorizia e Grado ospiteranno l'assemblea nazionale della Fidas.
Matteo Femia
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