Cibi bio e più assistenza per i “nonni” di Muggia

Aggiudicato il bando da 12 milioni per la gestione della casa di riposo comunale Previste l’attivazione di sportelli psicologici e la riqualificazione del giardino
Di Riccardo Tosques
Lasorte - Trieste - Muggia - Casa di Riposo -
Lasorte - Trieste - Muggia - Casa di Riposo -

MUGGIA. «La casa di riposo comunale è da sempre riconosciuta come un vero fiore all'occhiello in termini di servizi alla popolazione: siamo certi che i già ottimi riscontri fin qui ottenuti non potranno che aumentare alla luce delle ulteriori migliorie introdotte per una cura e tutela sempre crescente dei nostri “nonni”». È esultante Luca Gandini, assessore alle Politiche sociali di Muggia. L'esponente della giunta Marzi commenta il nuovo attesissimo affidamento della gestione e degli interventi di assistenza residenziale della Casa di riposo comunale di Muggia, la struttura che ospita oltre 70 anziani e che vede impiegati circa una sessantina di operatori tra infermieri, educatori, assistenti alla persona e personale prettamente amministrativo. La gestione della struttura è stata affidata per un prezzo di 12 milioni 629 mila 929,48 euro (Iva esclusa) ad un costituendo Rti di tipo verticale. La mandataria designata è il Consorzio regionale Welcoop con varie consorziate esecutrici come mandatarie designate quali Cooperativa Itaca, Tps Assistenza Scs, Idealservice, Domani Sereno Service e Camst.

Nel nuovo appalto sono stati inseriti diversi punti voluti per migliorare la qualità del servizio che copriranno diverse sfere. Per quanto riguarda l’alimentazione, con l'approvazione dell'Azienda sanitaria universitaria integrata, vi sarà un incremento degli alimenti biologici a chilometri zero nonché provenienti dal commercio equo e solidale. Verranno aggiunte portate regionali tipiche ampliando dunque il menù a scelta degli ospiti. Verranno installati inoltre dei distributori automatici di bottigliette d'acqua.

Per quanto riguarda invece le strutture esterne verrà acquistato un nuovo automezzo per il trasporto di anziani destinato sia agli accompagnamenti a visite mediche, ma anche ai progetti di animazione. Per quanto concerne gli ambienti è prevista la tinteggiatura delle pareti ed il rivestimento delle stesse del refettorio, nonché la riqualificazione degli spazi “giardino”. Verrà poi acquistato uno schermo per il proiettore e verrà creata una nuova illuminazione a controsoffitto. La rinnovata Casa di riposo vedrà anche un rinnovamento tecnologico attraverso l'utilizzo di strumenti informatici (tablet e appositi programmi) per favorire l'organizzazione del lavoro quotidiano di assistenza anche infermieristica. «Abbiamo previsto una informatizzazione del servizio utilizzato dagli operatori, ad esempio con la regolamentazione dei turni e delle prenotazioni dei servizi», puntualizza Gandini.

L’ultima novità riguarda il supporto psicologico agli anziani e alle loro famiglie con l'apertura di uno sportello di ascolto e supporto per gli ospiti e per i loro familiari, l'organizzazione di laboratori di invecchiamento attivo e un focus group a cura di uno psicologo.

L'affidamento della gestione durerà quattro anni ossia fino al 2020. «Ma è già previsto un ulteriore lotto opzionale di altri quattro anni esercitabile dall'amministrazione comunale, qualora lo dovesse ritenere conveniente in termini di efficienza ed efficacia, più un ulteriore periodo pari a massimo 6 mesi, esercitabile al termine del contratto - sia del primo quadriennio sia del secondo in caso di rinnovo - quale proroga tecnica», puntualizza l'assessore Gandini. Durante questo periodo l’appaltatore sarà tenuto a proseguire la gestione dei servizi alle medesime condizioni contrattuali ed economiche, qualora l’amministrazione comunale non avesse ancora proceduto ad effettuare il nuovo affidamento. «Siamo riusciti a garantire continuità sia in termini di servizio sia a livello di garanzie per i lavoratori grazie alle importanti clausole sociali introdotte nella procedura», commenta l'assessore Gandini, che ricorda come il piano di gestione abbia ottenuto il disco verde anche dai sindacati.

Infine un accenno al ruolo “sociale” della struttura. «La casa di riposo è da sempre un luogo aperto al contatto con la cittadinanza - conclude -. Sono tante le iniziative che vengono svolte per far mettere in sinergia soprattutto la parte più giovane della cittadinanza e quella più appunto più anziana. Un collegamento intergenerazionale di cui andiamo orgogliosi». (r.t.)

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