Cibo avariato a Casa Bartoli, un morto

Sei ospiti ricoverati a Cattinara, grave una centenaria. Altri 50 intossicati
Un morto, l’ottantaduenne Sergio Trussini, sei persone persone ricoverate a Cattinara tra cui una donna di 103 anni, e una cinquantina di anziani colpiti da diarrea e tenuti in osservazione. Sono le conseguenze del caso di intossicazione alimentare che ha interessato gli ospiti della residenza comunale «Casa Bartoli» in via de’ Marchesetti, e sul quale la Procura ha immediatamente aperto un fascicolo.


Sotto accusa, secondo i primi accertamenti, le seppioline con polenta inserite ieri in menu. Seppioline cucinate dal personale della cooperativa Basaglia, che da quattro anni cura il servizio ristorazione, e arrivate sulle tavole anche di altre case di riposo. Nel «centro cottura» di Casa Bartoli, infatti, vengono preparati, confezionati e smistati i pasti (circa 800 al giorno) per gli ospiti di tutte le strutture d’assistenza del Comune, dei centri disabili e per chi usufruisce del servizio domiciliare. Eppure, in nessun altro centro di ricovero si è registrata una concentrazione di intossicati paragonabile a quella che ha interessato gli anziani seguiti in via de’ Marchesetti (il bilancio complessivo parla infatti soltanto di una decina di ulteriori lievi malori tra gli ospiti della vicina Casa Serena).


Una circostanza strana e al momento ancora inspiegabile, sulla quale potranno far luce forse solo i risultati delle indagini svolte dalla polizia scientifica e le analisi sui campioni del cibo consumato nelle ultime 48 ore prelevati all’interno della cucina. Cucina che, dopo esser stata passata ieri letteralmente al setaccio, è stata chiusa, in attesa di conoscere le cause reali della tossinfezione. L’allarme è scattato alle 5 di mattina, quando il primo ospite di Casa Bartoli ha iniziato a lamentare qualche distrurbo riconducibile ad una possibile intossicazione alimentare. Nel giro di poche ore il numero delle persone colpite da malore è cresciuto in maniera esponenziale, costringendo il personale della struttura ad adottare immediatamente tutte le procedure necessarie a fronteggiare l’emergenza.


I casi più lievi, circa una quarantina, sono stati gestiti dal personale infermieristico all’interno della casa di riposo, mentre le situazioni più preoccupanti, quelle cioè in cui a seguito dell’assunzione di cibo probabilmente alterato si sono sviluppate altre e più pesanti complicazioni, sono state affidate alle cure del Pronto soccorso di Cattinara. «Per gestire al meglio gli interventi - ha spiegato in mattinata il responsabile Walter Zalukar -, l’organico è stato prontamente potenziato: sono stati richiamati in servizi due medici (passati da tre a cinque) e diversi infermieri in più», Sforzi che però non hanno potuto evitare la morte di Sergio Trussini: arrivato in ospedale attorno alle 10, l’uomo di 82 anni è deceduto appena qualche minuto dopo per le complicazioni subentrate all’intossicazione alimentare.


Restano serie anche le condizioni di Maria Cervai, la donna di 103 anni portata a Cattinara attorno alle 11. Apparsa fortemente disidratata, è stata subito sottoposta a terapia infusionale per reintegrare la perdita di liquidi. Trattamenti reidratanti anche per gli altri tre anziani trasferiti sempre in mattinata, tutti vicini ai 90 anni, e per gli ultimi due ospiti ricoverati invece nel tardo pomeriggio, quando ormai sembrava che l’emergenza fosse passata. I casi più gravi, quelli che appunto hanno richiesto il ricovero a Cattinara, sono stati registrati all’interno della fascia degli ospiti della casa di riposo definiti «più fragili e deboli».


Persone in condizioni di salute già precaria, su cui gli effetti dell’intossicazione si sono fatti sentire in maniera più pesante. Resta però da capire perchè anziani alle prese con patologie e disturbi simili, ad esempio quelli ricoverati all’interno del Gregoretti che ieri hanno consumato pasti identici a quelli servizi in via de’ Marchesetti, non abbiano accusato conseguenze altrettanto gravi. Un altro punto oscuro su cui farà luce l’inchiesta avviata dalla magistratura.

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