Cinque anni per una protesi dentale

Liste d’attesa infinite all’ospedale Maggiore. Sei mesi per una pulizia, otto per una semplice carie. «È pazzesco»
Di Gianpaolo Sarti

Dicono che non ci sia cosa al mondo più insopportabile di una mal di denti. Di quelli tosti, che partono dalla bocca e prendono la testa. Mangiare è impossibile. Dormire pure. Dicono che non ci sia cosa al mondo più fastidiosa dell’attesa. Quella che si prolunga mesi. Guarda un po’: al Maggiore dolore e attesa vanno a braccetto.

Per ricorrere alle cure dell’ospedale bisogna armarsi di pazienza oppure voltare i tacchi e bussare alle porte degli ambulatori privati, anche oltreconfine che hanno prezzi più accessibili, ma comunque più alti di un ticket. E chi non ha disponibilità economiche adeguate? Si sa, andare dal dentista non è proprio come passare dal parrucchiere. Costa. E molto. Lo sanno bene i triestini che ieri aspettavano il proprio turno al piano terra del nosocomio, al reparto di Stomatologia. In silenzio, senza protestare. Ma ne avrebbero avuto il diritto: per una cura canalare ci vogliono mesi. Per una protesi anche 5 anni.

«Purtroppo questi sono i tempi», confermano allo sportello prenotazioni. Nella saletta di fronte la gente è rassegnata. «Sei mesi per la pulizia, otto per le carie - racconta la signora Laura - è a dir poco pazzesco, anche se credo che qui a Trieste la situazione sia migliore di quanto si trova in altre parti d’Italia. Comunque - precisa - nulla da dire sulla qualità sanitaria e sulla competenza del personale che lavora in questo reparto, anzi». La signora Gina ha 73 anni, è cardiopatica, soffre di ipertensione e diabete. Per due estrazioni sono stati necessari sei mesi. «Non avevo dolori, però...». Il marito Franco, anche lui cardiopatico, deve togliere la radice di un dente: ha preso appuntamento a marzo e avrà l’intervento a febbraio del prossimo anno. «Allo sportello mi hanno detto che se ha dolori è più semplice e veloce rivolgersi al pronto soccorso». Lì che fanno? In genere somministrano una terapia antidolorifica o antibiotici, per poi rinviare il paziente da uno specialista. Se si scarta l’idea del privato la trafila in Stomatologia, al Maggiore, è inevitabile.

Va peggio per il signor Miro Antonaz, 69 anni: ha bisogno di una protesi. «Sono cinque anni che aspetto, è mai possibile? Ieri mi hanno finalmente telefonato per fissarmi l’intervento per oggi. Così all’improvviso dopo circa 5 anni, da un giorno all’altro». Le testimonianze sono tutte così: un’estenuante lotta con il calendario. «Ho fatto richiesta in autunno del 2011 per un’ otturazione, una canalizzazione e un’estrazione. A gennaio ho avuto la prima visita o oggi la prima cura. Questa è la prassi. Però devo dire che il servizio ambulatoriale è ottimo». Jelena Sancin ha invece portato il figlio: 4 mesi per la visita, altrettanti per togliere la carie. I tempi sono davvero troppo lunghi, ma questo è quello che abbiamo a Trieste». Dal punto di vista strettamente medico quali possono essere le conseguenze? «Va detto che ogni singola persona può lavorare sulla prevenzione e sull’igiene - premette Alessandra Lepore, odontoiatra - quindi tutto si può evitare con semplici accorgimenti. Ma una carie non curata in progredisce - sottolinea. Se si interviene subito si evita la cura canalare che viene eseguita quando la carie penetra a livello polpare e in caso di contaminazione batterica, che porta dolore. Oppure un’infezione con necrosi con ulteriori complicazioni- aggiunge - come i granulomi o gli ascessi. Alla cura canalare segue il restauro protesico». Altri soldi e altri dolori.

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