Collio, il Consorzio premia ricerca e promozione

Riconoscimenti alle tesi di laurea che hanno contribuito sul piano scientifico a migliorare la produzione vitivinicola. Attestati anche a due giornalisti

CORMONS. Massimo Causero e Deianira Zamaro rispettivamente nell'ambito delle migliori tesi di laurea e del miglior dottorato di ricerca, Federico De Cesare Viola e la brasiliana Andreja Debon invece per i migliori articoli giornalistici rispettivamente su stampa italiana e straniera. Questi i vincitori dell'edizione 2015 del Premio Collio, l'annuale riconoscimento promosso dal Consorzio tutela vini Collio in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, il Mib School of Management e l'Arga Friuli Venezia Giulia per ricordare il conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein. Il concorso, giunto alla sua 12a edizione, intende valorizzare le attività che hanno portato un valido contributo, sul piano scientifico, applicativo e divulgativo, nei settori della viticoltura, dell’enologia e della valorizzazione del territorio del Collio.

A presentare la serata delle premizioni, nel municipio di Cormons, sono stati i giornalisti Sabrina Vidon e Stefano Cosma. L'assessore comunale all'Agricoltura, Giorgio Cattarin, ha sottolineato nel suo intervento di saluto come «il Collio sia un territorio che vuole emergere, come testimoniato anche dalla recente battaglia congiunta insieme alla Brda per ottenere lo status di patrimonio mondiale dell’Umanità», mentre la vicepresidente della Provincia, Mara Cernic, ha puntato l'attenzione «sull'identità di un territorio che è piccolo geograficamente ma ha una cultura che non si può calcolare con i numeri. I nostri valori sono quelli di lavorare una terra unica e queste identità nessuno ce le può togliere: il vino di qualità può arrivare solo da un ambiente con valori sani». Il presidente del consorzio, Robert Princic, ha invece evidenziato come il Collio sia «un unicum tra natura e lavoro dell'uomo. Leggere come ci vedono nel mondo ci fa capire quanto siamo apprezzati». Mauro Cecon in rappresentanza dell'Università di Udine ha invece parlato dell'imprescindibile «ruolo dell'Ateneo e del Consorzio nel campo dell'innovazione». Particolarmente emozionati i premiati: Massimo Causero, del corso di laurea interateneo Udine-Trento in Viticoltura ed enologia, ha scritto una tesi di laurea dal titolo "Osservazioni reiterate su una sindrome di nuova segnalazione nei vigneti del Fvg", mentre Deianira Zamaro dell'Università di Trieste ha incentrato il proprio lavoro su un’a "Analisi comparativa sul marketing del vino e del caffè" con particolare riferimento al "caso Illy-Mastrojanni". Ai due è andato un assegno di 500 euro. Federico De Cesare Viola è stato invece premiato per il proprio articolo pubblicato su "L'uomo Vogue", mentre Andreja Debon per quello sul periodico brasiliano "Bon Vivant".

Matteo Femia

Riproduzione riservata © Il Piccolo