Comune irritato sul “caso-Isig” Ziberna: «Atto inopportuno»

L’assessore alla Cultura: «Mi fido della buona fede di Geromin. Sarà la Magistratura a decidere» Abbandonata l’idea di dare vita a un unico consiglio d’amministrazione con il Consorzio universitario
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 09.02.2009 Libro Lega Nazionale
Bumbaca Gorizia 09.02.2009 Libro Lega Nazionale

«Mi spiace per quello che è accaduto. L’azione di Ennio Geromin è stata, quantomeno, inopportuna».

Rodolfo Ziberna, assessore comunale alla Cultura, era al corrente di quanto stava succedendo ai vertici dell’Isig. E non nasconde il suo disappunto. Come scritto ieri, tutto ruota attorno a dodicimila euro prelevati dalle casse dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia: soldi presi, a quanto pare, senza apparenti giustificazioni. E questi soldi “mancanti” sono alla base del terremoto ai vertici dell’Isig. Ennio Geromin, eletto circa sei mesi fa, non è più il presidente di quello che è, senza ombra di dubbio, un centro internazionale per la ricerca «di assoluta eccellenza». Su di lui convergono i sospetti. Sì, potrebbe essere stato lui ad effettuare quelli che appaiono come prelievi «non giustificati» e dovrà essere lui a dare spiegazioni di questi movimenti.

«Che dire? Geromin è una persona molto preparata tanto da essere riconosciuta come un esperto in rapporti internazionali. Mi fido della sua buona fede ma l’utilizzo di denaro pubblico soggiace alla legge. Indubbiamente, il suo atto è stato inopportuno. Sarà la Magistratura ora a valutare se è stato anche illeggittimo», rimarca Ziberna che aggiunge: «Peraltro, è proprio sotto la presidenza Geromin che il bilancio dell’Isig è stato rimesso in piedi, visto che registrava un pesante passivo. Proprio per questo, non posso che ribadire non è stato opportuno il comportamento del presidente dimissionario».

Ma cosa succederà ai vertici dell’Isig? Per ora, sta svolgendo funzioni di presidente il suo vice Marco Jarc: si sta occupando, come si suol dire, dell’ordinaria amministrazione. Ma è chiaro che è una soluzione temporanea e legata agli ultimi accadimenti. Entro metà settembre, l’ha già chiarito ieri il presidente della Camera di commercio Emilio Sgarlata, verrà nominato il nuovo Consiglio d’amministrazione dell’Isig e il nuovo presidente. Nomi? Candidati in pole position? «Non ce ne sono, per ora. Ricordo la proposta formulata a suo tempo dalla Provincia di nominare - aggiunge l’assessore Ziberna - un unico Cda (e quindi anche un unico presidente) per il Consorzio di sviluppo universitario e l’Isig. Una scelta che permetteva un risparmio di 50mila euro. Ma il sindaco Romoli ritiene che questa non sia la strada giusta: sostiene che è meglio non creare confusione, mettendo assieme questi due enti».

Pertanto, difficilmente Consorzio e Isig, avranno un consiglio d’amministrazione unico. Ad ogni modo, i ben informati sono pronti a giurare che continuerà ad essere l’Udc ad esprimere il nome della futura guida dell’Istituto di sociologia internazionale.

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