Tredici ragazzi da tutta Italia per diventare scenografi a Gorizia

Il progetto “Dalla matita al ciak” con Cinecittà aveva raccolto 81 candidature. Il corso ha la direzione artistica di Giuseppe Gaudino e prevede 350 ore di formazione

Alex Pessotto
I partecipanti al progetto “Dalla matita al ciak” (Tibaldi)
I partecipanti al progetto “Dalla matita al ciak” (Tibaldi)

Ottantun candidature da tutta Italia. Sono stati selezionati 19 partecipanti. Di questi, 6 hanno dato forfait, ma  gli altri 13 sono giunti a Gorizia per fermarsi circa due mes i: resteranno in città almeno fino a mercoledì 3 dicembre quando “Dalla matita al ciak”, scuola di scenografia, avrà termine.

Il corso si basa su un programma intensivo di 350 ore di formazione gratuita fra teoria, pratica e, per così dire, attività creative. È articolato in differenti moduli. Il progetto porta la firma dell’associazione palazzo del Cinema-Hiša Filma e dell’Anac, associazione nazionale Autori cinematografici.

E la sua presentazione, o, meglio, la presentazione delle sue risultanze, è stata condotta dal suo numero uno, Francesco Ranieri Martinotti, negli spazi di BorGo Cinema, in via Rastello.

«Nell’anno di Go!2025 abbiamo voluto che Cinecittà venisse qui a insegnare uno dei mestieri del grande schermo e la scenografia, di Cinecittà, è una delle eccellenze. Tra l’altro, l’idea di portare qui Cinecittà a nell’anno della Capitale è piaciuta molto alla Sottosegretaria Lucia Borgonzoni», ha dichiarato Ranieri Martinotti.

La direzione artistica fa capo a Giuseppe Gaudino, popolare regista, ma anche sceneggiatore e scenografo. Sette i docenti coinvolti nell’iniziativa, oltre, ovviamente, a “Beppe” Gaudino: Arcangela di Lorenzo, Alessandro Marrazzo, Marta Zani, Sara Galdi, Denise Lupi, Alfonso Raiola, Stefano Bernabei.

Dei 13 scenografi made in Gorizia, 6 sono del Friuli Venezia Giulia. In particolare, si tratta di Michela Monaco da Staranzano, Sofia Zavadlav da Corno di Rosazzo, Cristian Qamirani da Monfalcone, Gaia Pascolat da Cervignano, Valentina Ercolini da Tavagnacco e Marco Ghersinich da Trieste. Questi, invece, gli altri 7, provenienti da altre regioni: Mariapia Di Lecce da Matera, Lorena Picone da Cinisi (Palermo), Beatrice Sabatino da Roma, Alessio Vian da Cavallino-Treporti (Venezia), Michele Vicari da Riva del Garda (Trento), Lorenzo Scelsi e Massimiliano De Vitis da Firenze.

Le attività dell’iniziativa hanno luogo all’Istituto FormEdil per il quale, in videocollegamento, c’era la sua direttrice Giulia Castellan. Anche Gaudino, peraltro, era collegato da remoto: «Ho tentato di dare ai ragazzi qualcosa di concreto, di rigoroso – ha affermato –. Ho quindi provato a insegnare loro l’importanza di sviluppare un senso critico. Certo, in 350 ore non si può fare molto, ma si possono gettare basi importanti». E le scenografie realizzate, tra bozzetti, pietre, intonaci su tavolette e altro ancora si possono vedere, trasformando BorGo Cinema in una piccola galleria d’arte.

A giudicare dai sorrisi, dalla spensieratezza dei ragazzi, è stata un’esperienza certamente positiva. Trattandosi di un progetto partecipato, è intervenuto il vicesindaco Chiara Gatta e non è mancata Chiara Valenti Omero, coordinatrice della Fvg Film Commission.

Inoltre, hanno preso la parola Antonella Perrucci e Christian Natoli, determinanti per coordinare il percorso.

Riproduzione riservata © Il Piccolo