Contagi triplicati nell’arco di un mese, il Fvg entra in zona rossa

Nell’ultima settimana 5.398 casi, mai così tanti da novembre. Superata la soglia del 40% dei posti occupati in area medica. Per un minimo di quindici giorni serrande abbassate per ristoranti, trattorie e moltissimi negozi

TRIESTE. In un mese i contagi in Friuli Venezia Giulia sono triplicati. In provincia di Gorizia addirittura quadruplicati. La terza ondata del coronavirus si conferma in regione al termine di una settimana, da lunedì 8 marzo a ieri, da 5.398 positivi, il terzo dato più alto della pandemia, tanto che il Fvg, secondo il bollettino della Protezione civile, con 448 infezioni ogni 100.000 abitanti sui sette giorni segna l’incidenza più elevata d’Italia tra le regioni davanti all’Emilia Romagna e Udine, con 629, ha superato Bologna ed è prima tra le province.

Come già in passato, le misure restrittive iniziano quando il trend è in risalita già da tempo. In Fvg siamo alla terza settimana consecutiva di incremento dei positivi e, per tentare di invertire la curva, scatta da lunedì 15 marzo la zona rossa, effetto del monitoraggio sul periodo 1-7 marzo, quello in cui l’Rt, l’indice del contagio, stimato in 1,39, ha sforato l’1,25 e portato la regione nel colore che impone lo scenario più vicino al lockdown della primavera 2020.

E dunque dalla mattinata di lunedì, con bar e ristoranti già chiusi da una settimana, quando scattò l'arancione, dovranno tenere le serrande abbassate anche molti negozi (ma non mancano le eccezioni: dai generi alimentari alle fiorerie, dalle cartolerie all’abbigliamento per bambini). Stop anche per la scuola in presenza in tutti gli istituti e per gli spostamenti dei cittadini, che dovranno giustificare via autocertificazione che si stanno muovendo solo per motivi di lavoro, salute o stretta necessità.

È la conseguenza della rapida diffusione del virus. Si deve infatti tornare alla seconda metà di novembre per trovare settimane con un maggior numero di infezioni di quella appena conclusa. Se ne contarono 5.721 dal 16 al 22 e 5.417 dal 23 al 29 dello stesso mese. Nel 2021 la settimana con più virus era stata sin qui quella dal 4 al 10 gennaio (4.932). La curva aveva poi rallentato, raggiunto il picco pochi giorni dopo e iniziato una lenta discesa. Dalla terza decade di febbraio, una volta ancora, la risalita. Da una media giornaliera di casi a quota 27 dal 15 al 21 febbraio, nell’ultima settimana in provincia di Gorizia si è passati a 108 (+300%), in provincia di Trieste da 34 a 106 (+212), sul territorio regionale da 259 a 771 (+198%). In Friuli la situazione è invece molto diversa tra Udine e Pordenone, la provincia più colpita e quella meno in regione.

L’aggiornamento di ieri porta Udine a un’incidenza di 629 ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni, Gorizia è a 550, Trieste a 321, Pordenone a 173. Il +604 sulle 24 ore è la somma dei 431 positivi da tampone molecolare (su 4.546, 9,48%) e dei 173 da test rapido antigenico (su 2.631, 6,58%). Il rapporto sul totale dei controlli (7.177) è del 8,42%, quello più significativo su chi è stato sottoposto per la prima volta al tampone del 18,43%. Ad aver contratto il virus sono state sin qui 86.147 persone, di cui 41.052 in provincia di Udine (+331), 17.779 a Pordenone (+75), 16.001 a Trieste (+95), 10.347 a Gorizia (+94) e 968 di fuori regione (+9). Tra i positivi di giornata un ospite di una residenza per anziani e quattro dipendenti del sistema sanitario, di cui un infermiere in Asugi. Con altri dieci decessi le vittime della pandemia in Fvg sono 3.010: 1.532 a Udine (+9), 666 a Trieste (+1), 608 a Pordenone e 204 a Gorizia.

Anche questa terza ondata si caratterizza per un notevole aumento dell’occupazione dei posti letto, sia in terapia intensiva (67, +2) che nei reparti di area medica (528, +24). Se la soglia di sicurezza indicata dal ministero della Salute al 30% per le terapie intensive è superata in Fvg ininterrottamente dal 20 novembre, il netto aumento di ieri porta a sforare anche il tetto del 40% fissato per la media e bassa intensità (siamo ora al 41,3%). Dal 25 febbraio gli ospedalizzati sono saliti da 391 a 595 (+52%). Gli attualmente positivi sono 14.341 (+166), i totalmente guariti 66.306 (+390), i clinicamente guariti 2.490 (+38), gli isolamenti 13.746 (+140). 


 

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