Coronavirus, l’incidenza dei contagi nella regione resta tra le più basse di tutto il Nord

TRIESTE. Non è una consolazione, dato che il virus non ha confini, ma il Friuli Venezia Giulia sta dietro a tutte le regioni del Nord tolto il Piemonte (superato solo dopo l’impennata di ieri) quanto a incidenza di contagi da Covid-19 rispetto alla popolazione. Al contrario, risulta molto alto il numero dei tamponi, inferiore solo a quelli di Veneto e Lombardia. È un bollettino quotidiano quello della Protezione civile. Compare nel tardo pomeriggio contestualmente anche nel sito del ministero della Salute.
Un aggiornamento dei ricoverati con sintomi, di quanti sono costretti alla terapia intensiva e di chi invece è in isolamento domiciliare. E ancora dei casi totali, dei guariti e degli attualmente positivi, dei tamponi e, purtroppo, anche delle vittime. La Lombardia, la regione più popolata d’Italia, è il territorio maggiormente colpito. Gli 8.725 casi dall’inizio dell’emergenza coronavirus nel Paese si traducono nello 0,087% rispetto agli abitanti, vale a dire uno ogni 1.153 residenti.
In Fvg i 205 casi sono invece lo 0,017%, uno ogni 5.927. Dopo la Lombardia l’incidenza maggiore è quella dell’Emilia Romagna (0,044%), poi ci sono le Marche (0,039%), il Veneto (0,028%), la Valle d’Aosta (0,021%), il Trentino Alto Adige (0,020%), la Liguria (0,018%) e il Fvg. Le percentuali più basse sono al Sud. La Basilicata, con soli otto contagi (uno ogni 70 mila abitanti), chiude l’amara classifica.
La nostra regione sta invece ai primi posti quanto a tamponi. Ne sono stati fatti a ieri 2.604, lo 0,21% sulla popolazione, dato più basso del Veneto (0,48%) e della Lombardia (0,29%) ma superiore a quelli del resto d’Italia (la media nazionale è dello 0,14%). Dietro al Fvg, l’Emilia Romagna (0,17%), le Marche (0,13%), il Trentino Alto Adige (0,11%), il Lazio (0,10%) e la Valle d’Aosta (0,09%). Anche in questo caso le ultime regioni sono quello del Sud: Puglia, Sicilia, Basilicata e Campania (0,03%), Calabria e Sardegna (0,02%). Un’altra possibile statistica è quella del rapporto tra positività e tamponi.
Da interpretare secondo punti di vista diversi, pure quello dell’appropriatezza del test. Il maggior numero di riscontri positivi rispetto alle verifiche in laboratorio viene evidenziato nelle Marche, dove sostanzialmente si ha una positività ogni tre. Rilevazione di poco più bassa per Lombardia (29,5%) ed Emilia Romagna (25,6%). Seguono altre regioni concentrate al Nord: la Liguria (23,3%), la Valle d’Aosta (22,9%), il Piemonte (20,1%) e il Trentino Alto Adige (17,6%). Il Fvg è nella seconda metà della graduatoria con il 7,9%. Vale a dire che ogni 13 tamponi se ne trova uno positivo.
Rimane la più dolorosa delle fotografie, quella dei decessi (6, 7% la media del Paese). In Lombardia emerge l’8,5% di persone morte con diagnosi anche di coronavirus sul totale dei casi. In fila sono poi l’Emilia Romagna con il 7,5%, la Puglia con il 4,8%, Lazio e Piemonte con il 4,5%. Liguria e Fvg, le due regioni con l’età media della popolazione più alta, fanno segnare il 4% e il 3,9%. Con nessuna vittima sono rimaste solo in cinque: Umbria, Sardegna, Calabria, Molise e Basilicata. Dalla tabella della Protezione civile si ricava che in Italia, sulla base di 15.151 casi totali e 86.011 tamponi, i ricoverati con sintomi sono 6.650, di cui 1.153 in terapia intensiva e 5.036 in isolamento domiciliare. I guariti sono 1.258, a fronte di 1. 016 decessi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © Il Piccolo