Corsi gratuiti per aprire un nido familiare

Al via i progetti formativi da 400 ore rivolti a chi decide di accogliere in casa bimbi da 0 a 36 mesi
Bumbaca Gorizia 14.10.2011 Inaugurazione Asilo Nido Via Rocca - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.10.2011 Inaugurazione Asilo Nido Via Rocca - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

TRIESTE. Lavorare aprendo un asilo nido a casa propria sarà sempre più facile. Partono a marzo i nuovi corsi di formazione promossi dalla Regione per chi sogna di diventare educatrice di un nido familiare e ha bisogno di acquisire il titolo di studio richiesto dalla legge.

Aprire a casa propria un servizio per i bimbi da 0 a 36 mesi rappresenta un’opportunità di lavoro importante. Le lezioni consentiranno di acquisire le competenze professionali, teoriche e pratiche, di tipo pedagogico, psicologico, sociale, igienico-sanitario e normativ, per poter esercitare a domicilio l’attività educativa e di cura dei bambini. I corsi, gratuiti e di 400 ore, saranno attivati, uno per ogni provincia, negli enti di formazione accreditati. Si tratta dello Ial a Pordenone, di Arché a Gorizia, dell’Enaip a Udine e di Irses a Trieste: sono questi gli enti che hanno avuto maggiori credenziali nella gara, aperta dalla Regione per lo scopo. Ed è dunque ad essi che donne e uomini interessati dovranno rivolgersi per iscriversi: i posti disponibili sono 100.

A darne notizia, l’assessore alla Formazione Angela Brandi, che ha sottolineato l’investimento di 157mila euro della Regione: «Nell’ambito della pianificazione degli interventi formativi realizzati con il contributo del Fondo sociale europeo – puntualizza Brandi - la Regione ha promosso e approvato l’offerta dedicata alla formazione del personale educativo domiciliare, al fine di consentire il successivo avvio di questa specifica tipologia di servizio integrativo per la prima infanzia, che prevede la realizzazione di nidi familiari presso il domicilio dell’educatore, come previsto dalla normativa regionale. D’intesa con l’assessore all’istruzione Roberto Molinaro, abbiamo deciso di promuovere dei percorsi formativi dedicati in particolare a qualificare coloro che, muniti del titolo di studio di scuola media superiore ma sprovvisti del titolo di studio richiesto al personale dei nidi d’infanzia, intendano svolgere l’attività di educatore/educatrice a domicilio. Questo intervento - chiosa - rappresenta un importante occasione per promuovere non solo servizi innovativi, ma anche l’occupazione femminile». E a breve, partiranno anche gli aggiornamenti rivolti al personale impiegato nei nidi regionali, finalizzati al miglioramento continuo delle competenze di 250 operatori, già occupati. Qui la Regione ha stanziato altri 42mila euro. (e.p.)

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