Corso Italia e Verdi, commercio in ripresa a Gorizia

Tre attività (fra cui un’originale profumeria) aperte o che stanno per aprire. Due riposizionamenti di negozi che hanno abbandonato zone più periferiche per affacciarsi alle due arterie principali della città. E poi, il centro commerciale urbano che sta nascendo nel complesso ex Standa.
Corso Italia e Corso Verdi respirano. Iniziano, infatti, a riempirsi spazi commerciali che erano chiusi e “regalavano”, con quelle serrande abbassate e impolverate, un’immensa sensazione di tristezza. Finalmente, si vede un po’ di luce in un panorama che, sino a ieri, era soltanto di lacrime.
Le conferme
degli immobiliaristi
Conferme di questa tendenza positiva arrivano anche dalle agenzie immobiliari. Pierluigi Sardelli, presidente provinciale della Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionisti), ha evidenziato in tempi non sospetti che nell’area urbana di Gorizia «le zone riqualificate del centro cittadino tutto sommato mostrano qualche segnale positivo: in particolare Corso Verdi, ma anche via Garbaldi e Corso Italia reggono. Conforta - le sue parole - che il capoluogo isontino venga considerato tuttora attrattivo, come conferma la scelta del gruppo “Sorelle Ramonda” di realizzare un centro commerciale urbano a quattro piani nello storico edificio che ospitò la Standa». Sarà perché si tratta di zone di passaggio, sarà perché sono le vie principali della città, ma la richiesta (a quanto pare) è in aumento. E ciò è una sensazionale iniezione di fiducia per una città abituata a piangersi addosso e a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto.
E poi quello che è più importante è che ci sono giovani che hanno ancora voglia di mettersi in discussione puntando su questa città e sulla sua storica vocazione emporiale.
La cautela
della Confcommercio
Ma l’Ascom-Confcommercio, attraverso il presidente mandamentale Benedetto Kosic, invita a prendere con le molle tutte queste aperture. Non perché voglia essere pessimista o negativo ma perché i bilanci vanno fatti a dicembre, quando si potrà disporre del quadro annuale riguardante iscrizioni e cancellazioni.
«Sicuramente, si tratta di iniziative imprenditoriali che sono benvenute. Ma, per ora, sono ancora un po’ troppo sporadiche per poter dire che il settore commerciale è in ripresa . annota il rappresentante della Confcommercio - . Non vorrei passare per un pessimista a tutti i costi ma credo sia più giusto attendere la fine dell’anno per tirare la riga e tracciare un bilancio. Purtroppo, a fronte di queste aperture, c’è una miriade di serrande che continuano ad abbassarsi, soprattutto nelle laterali dei due Corsi e nelle zone più periferiche. Lascio da parte volutamente piazza Vittoria e via Rastello dove la situazione è sotto gli occhi di tutti e non voglio più insistere», spiega Benedetto Kosic. Quindi, massima cautela da parte dell’associazione di categoria: i tempi non sono ancora maturi per tracciare un bilancio verosimile.
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