«Costiera, catene e multe per far scappare i turisti»

Fvg Strade si appresta ad attuare, in collaborazione con l’Anas, un provvedimento che resnderà obbligatorio da novembre a marzo l’avere con sé le catene da neve per chi transiterà su varie strade dell’Altipiano sì, ma anche sulla Costiera. Una «sciocchezza davanti alla quale non potevamo stare a guardare», scrivono in una nota Alessia Rosolen e Franco Bandelli, esponenti di Un’Altra Trieste.
«Ci chiediamo prima di tutto quante volte – dichiara Bandelli insieme a Rosolen – negli ultimi dieci anni ci sia stata statisticamente la necessità di montare catene da neve per chi transita sulla strada Costiera».
Ma il punto è un altro: «Si parla – continuano i due di Un’Altra Trieste – di città turistica e poi, per favorire la fuga degli stessi turisti, si prevedono norme così sanzionatorie che, tanto per cambiare, verranno applicate con certosino rigore e, temiamo, con l’applicazione di multe molto più vicine al massimo che non al minimo».
«Mi chiedo se attuare un simile provvedimento – continua Franco Bandelli – equivarrebbe a chiedere a chi transita sulla litoranea Taranto – Santa Maria di Leuca di avere nello stesso periodo gli sci e scarponi a bordo o, ancor peggio, per chi va in montagna d’estate l’obbligo del giubbotto salvagente, ovviamente con fischietto di sicurezza, sul passo Falzarego».
Di qui la richiesta di intervento diretto da parte del sindaco Cosolini, che sarà fatta oggetto anche di una mozione consiliare. «Chiediamo un immediato intervento del sindaco nei confronti della Fvg Strade affinché non si perdano tempo e soldi per sistemare la segnaletica, e si torni, con un minimo di buon senso, allo stato attuale delle cose. Ci chiediamo – concludono Bandelli e Rosolen – se l’assessore Riccardi, che ha competenza su questi temi, parli mai con la sua omologa Federica Seganti che si riconosce nel marchio Fvg», inteso non come quello delle strade, ma del turismo. Ebbene «crediamo proprio di no. Altro che città turistica. Continuiamo a farci del male».
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