Covid, test rapidi nelle farmacie della regione, il servizio prenderà il via a marzo

TRIESTE Che anche nelle farmacie del Friuli Venezia Giulia si potesse presto fare il test rapido era già stato annunciato, ma oggi, 2 febbraio, la firma del protocollo d'intesa sancisce l'ufficialità della notizia con l'indicazione del mese di marzo come data di avvio del servizio.
Insieme al vicepresidente della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi, alla firma del protocollo erano presenti Luca Degrassi e Marcello Milani, rispettivamente presidente e segretario generale di Federfarma Fvg, e la referente regionale di Assofarm-Farmacieunite Alessandra Forgiarini.
Come ha spiegato lo stesso Riccardi, le farmacie in Fvg sono circa quattrocento "distribuite in modo capillare e rappresentano un importante presidio di salute, soprattutto nelle aree più periferiche. L'auspicio quindi è che aderiscano al progetto una buona parte delle farmacie presenti sul territorio regionale".
"Adesso - ha continuato - spetta alle farmacie mettere in atto tutta quella serie di passaggi relativi all'esecuzione degli esami".
Nel documento viene specificato che per essere sottoposti al test nelle farmacie bisognerà non manifestare i sintomi del Covid (febbre superiore a 37,5°, mal di gola, dolori articolari, tosse e perdita di gusto e olfatto) né essere stati in contatto stretto nelle precedenti 48 ore con un congiunto o con un soggetto, come ad esempio un collega di lavoro, risultato positivo al virus.
L'appuntamento dovrà essere richiesto alla farmacia prescelta, o in via telefonica o recandosi direttamente in presenza. L'esame verrà eseguito con la tecnica del tampone nasale o rinofaringeo e, a differenza del test molecolare, il risultato sarà disponibile dopo una trentina di minuti.
La comunicazione dell'esito, oltre che al diretto interessato, sarà trasmessa al dipartimento di prevenzione competente. Il costo massimo dell'esame è stato fissato a 26 euro. In caso di positività al Covid, alla persona verrà raccomandato di tornare al proprio domicilio, isolandosi da eventuali conviventi, e di contattare il medico curante.
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