Covid, un'infetta alle medie di Cormons: classe in isolamento

Otto studenti in quarantena anche al liceo sloveno Gregorcic di Gorizia. Il ceppo deriva dal coro Komel

GORIZIA Il Covid-19 entra anche all’Istituto comprensivo di Cormons. Una bambina di prima media della scuola Giovanni Pascoli, infatti, è risultata positiva al coronavirus dopo aver manifestato alcuni sintomi: immediate le contromisure. I compagni di classe della ragazzina sono stati messi in quarantena fiduciaria e questa mattina saranno sottoposti anch’essi al tampone, il cui risultato dovrebbe arrivare in serata: nessuna disposizione particolare invece per quel che riguarda gli insegnanti venuti a contatto con la classe della bambina contagiata.

I docenti, al momento, non dovranno né effettuare il tampone né osservare un periodo di isolamento: eventuali decisioni sia sul test sia su eventuali quarantene per loro saranno prese in seguito ai risultati emersi dai tamponi fatti ai ragazzi. Ma l’allarme si è subito diffuso in tutta Cormons: quello della ragazzina della classe prima è il sesto caso di contagio attualmente in essere in città, ma è l’unico riguardante un minore frequentante le scuole cittadine. Per questo motivo dirigenza scolastica e amministrazione comunale hanno deciso di essere più cauti possibili, e nelle giornate di sabato e domenica il Comune ha incaricato una ditta specializzata nell’igienizzazione di tutta la struttura scolastica di viale Roma, dove si trova la classe frequentata dalla bambina positiva. La Protezione civile locale invece ha provveduto a mettere in sicurezza i giardini dell’edificio. Le altre classi delle scuole medie così come quelle delle elementari Feltre e Manzoni (anch’esse situate nel polo scolastico di viale Roma) non subiranno disagi: per tutti oggi sarà normale giornata di scuola. «Invito tutti a restare calmi e ad attenersi ai protocolli indicati fino ad oggi – sottolinea il sindaco Roberto Felcaro –. Se ci saranno ulteriori casi di positività li gestiremo come fatto finora, in modo celere e nel rispetto dei protocolli Asugi».

E anche al polo liceale con lingua d’insegnamento slovena di Gorizia scatta l’allarme Covid, con una classe in quarantena (su decisione dell’istituto, in via precauzionale) e altre 5 che hanno avviato la didattica a distanza per motivi organizzativi. Si allarga infatti nel capoluogo isontino la rete dei possibili contagi: tra questi, lo abbiamo raccontato nei giorni scorsi, i coristi del coro misto giovanile del centro musicale sloveno Komel: alla positività al Covid di due ragazze inizialmente segnalate, se ne sono aggiunte altre due, di un ragazzo e una ragazza entrambi goriziani. Quest’ultima frequenta una delle classi del liceo umanistico Gregorcic di via Puccini, ed è per questo che la dirigenza scolastica si è attivata per correre ai ripari. Sabato, dunque, la classe frequentata dalla giovane (che conta 8 liceali) è rimasta a casa. «Con grande senso civico la madre della studentessa ci ha informati immediatamente della positività della figlia, e così ancor prima di ricevere la conferma ufficiale dall’Asugi nella serata di venerdì ho deciso di attivare la didattica a distanza e lasciare a casa la classe – racconta il preside del polo liceale sloveno, Peter Cernic -. Come da protocollo poi abbiamo consegnato all’azienda sanitaria la lista di tutti i nomi degli studenti, dei genitori e dei docenti potenzialmente a rischio contagio». Così si potrà procedere alla programmazione dei tamponi. Ma visto che, a ieri mattina, Cernic non aveva ricevuto comunicazioni riguardo l’eventuale quarantena preventiva dei docenti, il dirigente ha dovuto procedere ad un’altra iniziativa precauzionale, motivata non tanto da esigenze sanitaria, ma piuttosto organizzative. «Non potendo sapere se avremo o meno gli insegnanti disponibili a scuola, e non volendo causare eventuali ulteriori disagi alle famiglie, abbiamo deciso di attivare intanto la didattica a distanza anche per altre 5 classi dei licei Trubar e Gregorcic», conclude Cernic. —

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