Cresce l’impresa al femminile. E su 4500 ditte artigiane 900 sono “rosa”

Il 15% delle microimprese che operano nei segmenti dei servizi e dei pubblici esercizi condotte da donne. 900 aziende, su 4500 attive nel comparto dell’artigianato, in mano a imprenditrici. Si tinge...
Foto BRUNI TRieste 27 07 2011 Confcommercio:Donne e imprenditoria
Foto BRUNI TRieste 27 07 2011 Confcommercio:Donne e imprenditoria

Il 15% delle microimprese che operano nei segmenti dei servizi e dei pubblici esercizi condotte da donne. 900 aziende, su 4500 attive nel comparto dell’artigianato, in mano a imprenditrici. Si tinge sempre più di rosa il lavoro autonomo in provincia di Trieste.

Il dato è emerso nel corso di un incontro promosso dalla Confcommercio dal titolo “La promozione dell’imprenditoria femminile: opportunità occupazionali e sostegno alla conciliazione”. Una ripresa confermata anche da Daniela Salandra, della Direzione provinciale del Lavoro, e da Enrico Eva, segretario generale di Confartigianato Trieste che al tema ha di recente dedicato uno studio specifico.

I rappresentanti della Confcommercio hanno evidenziato che «nel 2010, su un totale di 85 consulenze effettuate in relazione all’avvio di nuove imprese, il 41 per cento dei casi ha visto presentarsi allo sportello del Centro di assistenza tecnica interlocutrici donne. Si tratta di un trend – hanno proseguito – che trova riscontro anche nell’analisi delle domande di contributo per lo start a nuove attività, dove addirittura l’85 per cento di esse sono presentate da donne». «Molto spesso - ha confermato Salandra - a beneficiare della legge regionale n.18 del 2005, che disciplina gli stanziamenti per le assunzioni a tempo indeterminato, sono imprese gestite da donne, che appaiono sempre più propense a mettersi in discussione, dando vita a una nuova impresa, rispetto agli uomini. Questo fattore – ha aggiunto – è confermato dal numero di coloro che presentano le relative domande, che è in aumento».

I dati, a questo proposito, sono molto chiari: il totale delle domande di contributo pervenute al 30 giugno erano 849, «tante quante erano state complessivamente nei quattro anni precedenti – ha proseguito la dirigente della Direzione provinciale del Lavoro - e, in questo contesto, va sottolineata la chiara crescita delle richieste sottoscritte da imprenditrici». La situazione non cambia se si allarga l’orizzonte dell’osservazione all’intero territorio regionale, dove le donne sono al timone nel 28 per cento dei casi di unità produttive individuali, che rappresentano il 57 per cento dello scenario imprenditoriale delle quattro province. E il quadro non muta nemmeno se si trasferisce il ragionamento nel campo dell’artigianato. «Le 900 imprese del nostro settore affidate a donne su un totale di 4500 attività – ha affermato Enrico Eva - sono la migliore testimonianza del rilievo sempre più marcato che le rappresentanti del gentil sesso hanno nel settore dell’imprenditoria». Nell’occasione, il segretario generale della Confartigianato ha affermato che «il settore dell’artigianato continua a offrirsi come soluzione per centinaia di giovani alla ricerca di un’occupazione. Le imprese del comparto attive nel 2009 erano 4572 – ha concluso Eva - sono diventate 4498 lo scorso anno, per risalire a 4504 nel secondo trimestre di quest’anno».

Ugo Salvini

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