Cristicchi e Insinna nel cartellone «pop» del teatro Bonezzi di Monfalcone
Al via il 17 ottobre la stagione teatrale, frutto di accurati sondaggi per intercettare il pubblico

Gli Strehler e i Ronconi? «Non ne abbiamo più». Il teatro d’innovazione e impegno civile? «Scordatevelo, roba da anni Novanta». E il pubblico? «È cambiato».
La dura legge del merito, però, quella non schioda: per impacchettare una stagione coi fiocchi servono quattrini pubblici e li si ottiene solo macinando numeri di abbonamenti e ticket strappati al pubblico pagante.
Per questo il cartellone del Teatro comunale Bonezzi è «pop», di massa in senso warholiano: una definizione sparsa mercoledì sulla platea della conferenza stampa di presentazione degli appuntamenti dal direttore dell’Ert Alberto Bevilacqua.
Un pizzico di commedia, “L’Anatra all’arancia”, e l’ingrediente classico pirandelliano de “Il fu Mattia Pascal”, diretto però da Marco Tullio Giordana. La magia del circo col clown David Larible e poi l’attore vip che tutti vanno a vedere, Luca Bizzarri, nei panni de “Il Medico dei maiali”.
Un carnet di pièce frutto di sondaggio con questionari da customer care, hanno precisato gli uffici con Federica Ghirardo delle Attività culturali. Perché così si tengono gli abbonati. E difatti, stando alla Posizione organizzativa dell’ente, i numeri crescono – 30 mila presenze nell’ultima stagione – e quindi anche i fondi a disposizione, cioè 399.826,95 euro dalla Regione (più 26 mila euro rispetto all’anno passato e 100 mila dall’epoca pre-Covid), 75 mila dal Ministero col Fus, anche qui cresciuti di 20 mila euro, e 50 mila dalla Fondazione Carigo. Conto totale, quasi 525 mila euro per il Bonezzi.
Pop, sì, ma anche molto colorata, la stagione al debutto il 17 ottobre, che si muove sul filo de «La sfida della complessità», leit-motiv prescelto.
Tredici gli spettacoli di prosa e nove in bis; poi quattro concerti per organo nelle chiese, 15 appuntamenti musicali e otto dedicati al ciclo “Talenti in scena”. Quindi le rassegne “Controcanto” e “Piccoli palchi”, per la domenica pomeriggio coi bambini.
Ma la novità è “AltroPalco”, che archivia “Futuramente”, lo sguardo riservato alle compagnie emergenti, per trasformarsi in un contenitore aperto, dove la scena diventa cassa di risonanza di emozioni modulate su diversi linguaggi espressivi. In un dialogo inclusivo tra generazioni e culture, per sei appuntamenti. Volti noti, tra i vari, quelli di Emilio Solfrizzi, Simone Cristicchi, Flavio Insinna e, per la musica, Ermal Meta.
«In questi nove anni – ha commentato ieri l’assessore alla Cultura e sindaco Luca Fasan – ci siamo spinti sempre oltre, rafforzando il rapporto con l’Ente regionale teatrale e lavorando a stretto contatto col direttore della stagione musicale Simone D’Eusanio».
Mercoledì assente per indisponibilità, esporrà il cartellone musicale in prossima data. «Dal 2017 – sempre il primo cittadino – le tariffe sono rimaste invariate, mentre le agevolazioni per i giovani sono cresciute, calibrando offerte ad hoc. Un interesse, quello per il nostro teatro, che cresce nel tempo, testimoniato dall’aumento costante di abbonamenti e card, perché il pubblico riconosce la qualità della proposta e sceglie con consapevolezza ciò che vuole vivere a teatro».
Come si diceva, passati i tempi in cui il teatro apriva finestre nelle menti, con la sperimentazione: oggi la poltroncina rossa non è lo status symbol di una posizione sociale e lo spettatore è come l’abbonato di Netflix, guarda (e applaude, ergo conferma) ciò che più gli aggrada. Ha posto invece l’accento sul «cuore» il direttore dell’Ert Bevilacqua: «Regaliamoci questa palestra di umanità, il teatro, in cui io mi espongo con le mie fragilità alla bellezza che c’è intorno». «Se il Bonezzi riesce oggi a rimanere attivo per 240-270 giorni all’anno, è merito della visione e del lavoro dell’amministrazione comunale di Monfalcone», ha rimarcato.
Il sipario si alzerà venerdì 17 ottobre con lo Janoska Ensemble, protagonista del concerto “The Big B’s”, un viaggio tra i grandi maestri con la “B”: Bach, Beethoven, Brahms, Bartók, Bernstein e Brubeck. E chiuderà il primo aprile con la replica di “Gente di facili costumi”. Per il programma, già annunciato tempo addietro, e le date precise si rimanda al sito del teatro e al pregevole libretto che sicuramente invaderà gli spazi cittadini, una piccola porta che si apre sulle prossime scene del Bonezzi.—
Riproduzione riservata © Il Piccolo