Croazia, la strage pianificata degli orsi
La Federcaccia prevede l'abbattimento di 108 esemplari. In Quarnero e Gorski kotor ne saranno uccisi 43

FIUME In tanti l'hanno già definito un orsicidio, una strage da evitare e che potrebbe causare un grave e irrecuperabile squilibrio alla popolazione dei plantigradi in Croazia. La Federcaccia croata ha pubblicato recentemente il piano d'azione riguardante la gestione dell'orso e che prevede per il 2011 l'abbattimento di ben 108 esemplari, cifra che ha visto reagire all'istante diverse associazioni ambientaliste croate, nettamente contrarie a quelle che le competenti autorità hanno definito eliminazioni mirate, volte a tutelare l'ambiente, evitando che un'eccessiva espansione demografica dei bestioni possa compromettere la biodiversità e tante altre belle cose.
A dire il vero la "quota degli sfortunati" comprende addirittura 140 unità, perché ai 108 che saranno eliminati legalmente dalle doppiette, si aggiungeranno - questa la previsione - altri 30-32 orsi, uccisi da incidenti stradali, bracconaggio ed esche avvelenate. Da aggiungere subito che la popolazione di orsi bruni in Croazia è di circa mille esemplari, di cui 300 vivono in Gorski kotar, la regione montana poche decine di chilometri alle spalle di Fiume. Dal Gorski kotar rari plantigradi si avventurano anche verso il mare e negli ultimi mesi un paio di orsi sono stati visti a monte di Fianona, in Istria.
Circa tre mesi fa un orso ha aggredito un cacciatore ottantenne nei pressi di Klana (ex comune di Fiume), ferendolo seriamente. Da anni inoltre un gruppo di irsuti animali vive in pianta stabile a Veglia, unica isola adriatica abitata da orsi e dove però non raccolgono le simpatie della popolazione locale, avendo sbranato centinaia e centinaia di agnelli. La lista degli abbattimenti comprende cinque contee o regioni. Per quanto attiene alla Regione della Lika e di Segna, nel 2011 verranno soppressi 44 esemplari, che è d' un soffio la quota maggiore. Al secondo posto troviamo la Contea del Quarnero e Gorski kotar, assieme ad uno spicchio d' Istria, con un animale da abbattere in meno, ovvero 43.
Nella Contea di Karlovac, a sud di Zagabria, gli animali da sacrificare saranno 14 e resta infine l'entroterra di Sebenico, in Dalmazia, dove i cacciatori potranno liberamente uccidere 7 Yoghi o Bubu, fate voi. Non solo gli ecologisti hanno criticato con toni duri il piano della Federcaccia croata, ma anche tra le stesse doppiette non tutti la pensano allo stesso modo. Secondo alcuni cacciatori, i concessionari delle riserve venatorie avrebbero pompato il numero di orsi, ottenendo così il diritto all' abbattimento di una congrua quota che consentirà loro di mettersi in tasca un bel pò di quattrini.
L'uccisione di un plantigrado arriva a garantire al concessionario da 3 a 10 mila euro, cifra che dipende dalla valutazione del perito. In pratica, così le doppiette "non allineate", ci sarebbe una rarefazione della popolazione di orsi, che renderebbe ingiustificabile l' eliminazione di un siffatto numero. La situazione migliore la si rileva nei parchi nazionali dei laghi di Plitvice e del Velebit (Alpi Bebie) settentrionale, dove è severamente proibito cacciare e pescare.
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