Crociere, Comune e Ttp “trattano” sui parcheggi

Impianto di S. Andrea e il futuro Park Audace per le auto dei turisti in partenza E spunta l’indotto calcolato dall’Istat: 270 euro in città per ogni passeggero
Lasorte Trieste 20/11/11 - Nave Queen Victoria, Nave Costa Favolosa
Lasorte Trieste 20/11/11 - Nave Queen Victoria, Nave Costa Favolosa

di Piero Rauber

Un grande parcheggio sotterraneo già c’è. È quello da 300 posti di Sant’Andrea, gestito da Amt. Potrebbe tornare buono fin dal 2012, anno in cui Trieste sarà home port settimanale per Costa. E un altro grande parcheggio ci sarà, pur non prima di due-tre anni, ma forse in tempo per quel 2015 entro cui Ttp punta al traguardo dei 180mila crocieristi. Ci sarà se è vero che chi lo vuole costruire - la veneta Interparking - ha appena fatto sapere a Roberto Cosolini che ci tiene, eccome, a realizzare il Park Audace. Quello sotto le Rive, a ridosso del mare, davanti al Carciotti. Roba da oltre 600 posti.

All’indomani del week-end di massimo stress per la logistica e la mobilità - generato dall’improvviso dirottamento da Venezia, causa nebbia, di quattro mega-navi bianche per un totale di 16mila presenze - il Comune accelera per la parte che gli compete, partendo appunto dai parcheggi. E individua così, benché ancora a grandi linee, i primi strumenti utili un domani a favorire una convivenza sostenibile tra vita urbana quotidiana e giornate straordinarie, fatte di imbarchi e sbarchi di turisti.

Primo punto sul tavolo tecnico attorno al quale si sono già seduti - e continueranno a sedersi in queste settimane - Comune e Ttp, è la questione dei posti auto, da rendere disponibili per gli home port . «Stiamo valutando l’ipotesi di poter dare a Ttp dei parcheggi comunali nei quali far lasciare la macchina al turista che raggiunge Trieste via autostrada in vista della partenza della sua crociera, col sistema del car valet», fa sapere Fabio Omero da assessore a turismo e partecipate. Esempi? «Il park di via Locchi», vicino all’uscita dalla sopraelevata, e gestito dalla controllata Amt.

L’altro impianto, ancor più vicino alla Marittina se si ragiona in chiave car valet, che in futuro si potrebbe riempire in parte di auto di crocieristi - o potrebbe in alternativa liberare una porzione di sedime delle Rive dagli odierni stalli di superficie che rendono difficoltose logistica e mobilità - si chiama invece Park Audace. «Il tavolo tecnico che abbiamo avviato con Ttp - precisa in questo caso Cosolini - mira a risolvere tutta una serie di problemi che interessano l’area di attracco». Tra questi i possibili posteggi interrati di Saba davanti proprio alla Marittima e di Interparking davanti al Carciotti. «Francamente - puntualizza il sindaco - i contatti più forti sono in corso con il proponente del secondo impianto. Una volta realizzato, si troverebbe a 200 metri dalla stessa Stazione marittima».

Quanto al week-end, tanto Omero quanto Cosolini si sentono sollevati dal fatto che «la città ha retto. Situazioni programmate e non improvvise come questa non dovrebbero creare problemi di gestione». E qui un rigraziamento generale, dalla Prefettura fino proprio a Ttp, è andato alla polizia municipale e al centinaio di vigili che tra sabato pomeriggio e domenica notte si sono fatti in quattro per regolare e diluire il traffico. «Un plauso a tutti i miei collaboratori per il modo in cui siamo riusciti a fronteggiare l’emergenza», rileva il comandante del corpo, Sergio Abbate. Dall’opposizione, intanto, se l’ex assessore al turismo Paolo Rovis ci va morbido - «se mi vengono a cena improvvisamente trenta persone, le accolgo ma qualche errore lo compio, se mi tornano ogni giorno mi adeguo e apro un ristorante...» - l’attuale consigliere regionale del Pdl Maurizio Bucci sventola due fogli scritti a pennarello alla meno peggio e attaccati all’ingresso della Marittima, per indirizzare i turisti. E non manca di punzecchiare Ttp: «Finalmente si è capita la potenzialità della crocieristica, anche se il terminalista deve ancora crescere».

E a proposito di potenzialità, Bucci ricorda che le statistiche elaborate dall’Istat sono da capogiro: l’indotto delle navi bianche calcolato proprio dall’Istat è di 70 euro a passeggero in caso di transito e di 270 in caso di home port. Un indotto teorico, potenziale, che tiene conto di trasporti, tasse, incoming, shopping, e pure delle forniture alle navi in sosta, comprese quelle alimentari, che al momento non sono strutturate in loco.

Altre cifre valutate attualmente in Comune da Omero, provenienti dall’Osservatorio sui traffici crocieristici, prendono invece a riferimento gli indotti locali stimati nel 2008 a Cagliari - 57 euro di media a turista per ogni toccata - e nel 2006 a Venezia: 19 euro a passeggero per soste di poche ore, 82 euro con un pernottamento, 230 in caso di permanenza di due giorni.

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