«Crollate le domande per gli asili nido privati»

Crollano le domande d'ingresso agli asili nido privati della città. Segno anche questo evidente della crisi: le famiglie non possono più permettersi di pagare le rette. E c'è anche un'altra spiegazione, connessa: le mamme perdono sempre più spesso il lavoro e stanno a casa ad accudire i loro figli. Il dato è emerso ieri, durante la presentazione delle due giornate di studio intitolate "Come e perché scegliere l'asilo nido", in programma venerdì e sabato al teatro Franco e Franca Basaglia per l'organizzazione del Consorzio servizi per l'infanzia L'Arca, con cui collaboreranno Comune e Provincia, con il sostegno della Fondazione Casali.
È stata proprio la presidente del Consorzio, Serena Bontempi, a sottolineare il dato negativo: «Nel periodo che va dal 2007 al 2010 - ha spiegato - sostenevo ogni anno, nella struttura Il nido dei nidi situata nel cuore della zona industriale e perciò particolarmente significativa, circa mezzo migliaio di colloqui preliminari, quelli durante i quali i genitori chiedono informazioni sugli asili nido privati e su tutte le strutture in generale. Dopo una fase discendente - ha aggiunto - siamo arrivati al minimo dello scorso anno con soli 112 colloqui. Sono numeri che si commentano da soli e speriamo che l'appuntamento del fine settimana serva a creare i presupposti per invertire questa tendenza».
«La due giorni - ha sottolineato la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat - sarà un'occasione di informazione e formazione per le famiglie in un momento in cui c'è necessità di servizi di qualità. Guai se oggi, come pubbliche amministrazioni - ha aggiunto riferendosi al Consorzio e ad altri privati che operano nel settore - non avessimo il supporto di più soggetti privati che ci accompagnano in questo percorso». L'assessore comunale Antonella Grim ha tenuto a ricordare che «grazie all'impegno dell'amministrazione Trieste, sommando strutture pubbliche e private, è al 41,08% di copertura delle richieste potenziali, cioè nel rapporto col numero dei bambini nati. Un livello - ha sottolineato - ben al di sopra del 33% indicato dall'Unione europea come soglia minima. Questo anche grazie all'aumento dei posti comunali e convenzionati, passati dagli 852 del 2011 ai 923 attuali. In particolare - ha continuato - la copertura garantita con l'offerta pubblica comunale è salita dal 67,35% del 2011 all'87,24 dello scorso anno. Siamo anche riusciti, nonostante la crisi, a inaugurare l'asilo pubblico di largo Niccolini, e aumentiamo ogni anno i posti disponibili negli asili convenzionati. Auspichiamo - ha concluso Grim - che questo appuntamento di confronto possa diventare fisso ogni anno».
Ugo Salvini
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