Cuccioli di cinghiale salvati dalle fiamme
TRIESTE. Pecore e mucche sono state portate per tempo in salvo dalle fiamme che fra mercoledì e giovedì hanno devasttao centoventi ettari di bosco e prato nei dintorni di Fernetti. Ma molti animali selvatici ne hanno fatto le spese.
In questa stagione i mammiferi hanno già le prime cucciolate, e infatti le fiamme hanno spaventato almeno un piccolo di cinghiale che nella fuga ha perso i contatti con la madre. Per sua fortuna è stato raccolto da una persona civile che lo ha subito portato nei ricoveri dell’Ente protezione animali, in via Marchesetti. Dove il cucciolo ha trovato altri suoi simili a tenergli compagnia. Nei giorni scorsi infatti all’Enta sono stati accolti ben tre cinghiali di pochi giorni, uno - come si diceva - dalla zona dell'incendio boschivo, uno dalla Napoleonica ed uno dalla zona del Rio Ospo. Tre piccoli moschettieri (sono stati ribatezzati Athos, Porthos e Aramis) si sono aggiunti a D'Artagnan, prossimo al reinserimento in natura visto che ha ormai la taglia giusta.
Il presidente dell’Enpa Granfranco Urso approfitta per ricordare che i gruppi di femmine di cinghiale con piccoli accolgono anche gli orfani ed i dispersi, per cui è abbastanza facile reinserire nelle famiglie di cinghiali (vige un rigido matriarcato) piccoli sani e ben rifocillati. Quando però sono molto piccoli è buona norma nutrirli e curarli sino al raggiungimento di un peso forma minimo per sgambettare sicuri nei boschi. L'Enpa dunque ringrazia i soci e cittadini che hanno soccorso gli animali che se capitati in mani sbagliate sicuramente avrebbero avuto un non felice destino. Con l'occasione Urso e i suoi collaboratori ringraziano anche tutti coloro che stanno donando cibo per gli animali a seguito dell'appello per la ricostituzione delle scorte alimentari dell'Enpa distribuite tutte agli animali randagi e selvatici nel lungo periodo di gelo e di bora.
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