Da 65 anni la famiglia Ceschia firma arredi per case e barche

RONCHI
Una storia lunga 65 anni. È quella che vede protagonista, a Ronchi dei Legionari, la Casa del Salotto, impresa artigiana fondata il 15 giugno del 1955 dal popolare Bruno Ceschia, scomparso lo scorso anno e che è, in regione, una delle più importanti aziende nel settore dei tendaggi e degli elementi di arredo. L’importante tappa è stata festeggiata dai due fratelli titolari, Lucio e Pierluigi Ceschia, assieme ad Edda, la moglie di Bruno ed a tutti i dipendenti. Un momento importante, non solo una ricorrenza da ricordare, ma anche per guardare avanti al futuro, anche alla ripresa dopo alcuni mesi di lockdown nel quale, però, si sono dati da fare nella realizzazione di mascherine da donare a chi ne aveva bisogno.
Nato nel 1932 a Pieris, dopo l’apprendistato alla Soana di Staranzano, dove subito aveva dimostrato grandi doti nei lavori di tappezzeria, anche a bordo delle navi costruite dal cantiere di Panzano e il servizio militare, Bruno Ceschia nel 1955, a 23 anni, apre la sua prima Casa del Salotto, una piccola bottega in via San Lorenzo a Ronchi dei Legionari. È grazie a un carattere forte e positivo, capace di guardare avanti, che Bruno ha reso la sua azienda, dal 1964 nell’attuale sede di via D’Annunzio, grazie anche al contributo della moglie Edda e poi dei figli Lucio e Pierluigi, leader nella realizzazione degli arredi per la nautica da diporto.
Sono suoi gli imbottiti dei mitici motoscafi Bora, prodotti dal 1962 al Crda, poi Italcantieri. Ceschia realizza anche interni per traghetti, sommergibili e unità della Marina Militare. Ma queste sono solo alcune delle tappe di una storia imprenditoriale che continua. E che vuol dire essere presenti in molte case ed imbarcazioni nel Fvg.
«Una storia importante per la nostra città – ha commentato il sindaco, Livio Vecchiet – della quale tutti noi dobbiamo andar fieri. Dobbiamo essere felici tutti quando una nostra azienda festeggia un simile traguardo, perché ciò vuol dire economia ed effervescenza del nostro tessuto produttivo che offre lavoro e ci fa conoscere un po’dappertutto». —
LU. PE.
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