Da Cherso e Lignano gli Andretta puntano su Grado col Punta Spin
La famiglia di imprenditori turistici si è aggiudicata il camping In programma investimenti pluriennali su spiaggia e strutture

GRADO. È dunque la famiglia Andretta ad aver messo non solo gli occhi, ma ora pure mani e piedi, sul campeggio Punta Spin di Grado. Lo possiamo dire ufficialmente perché il curatore dell’iter fallimentare Massimo Simeon ha proceduto nei giorni scorsi all’assegnazione definitiva. Alla prima asta di fine giugno, con un’offerta da 7 milioni 550mila euro (poco più dell’85% del prezzo di stima), la Società agrituristica Lignano srl si era infatti aggiudicata in via provvisoria il camping di via Monfalcone 10.
Alla proposta degli Andretta – famiglia di imprenditori già nel ramo turistico, che nella località balneare friulana gestiscono le strutture alberghiere Adria e Gloria, nonché il campeggio Sabbiadoro, mentre a Cherso, isola dell’arcipelago del Quarnero, possiedono il Kovacine e l’hotel Kimen – non ha fatto seguito alcun rilancio da parte di terzi, così da qualche giorno i nuovi titolari hanno potuto entrare al Punta Spin, ininterrottamente attivo dal 1973, e iniziare a progettare il restyling.
Molto soddisfatto l’avvocato Simeon per aver chiuso il delicato passaggio a sette mesi esatti dalla sentenza di dichiarazione del fallimento, nelle cui more era finito anche il Laguna palace hotel: l’ultimo intervento del curatore che in questi mesi ha dovuto, su ordine del Tribunale di Gorizia, assumere l’esercizio provvisorio delle due strutture sarà il ripristino della guardiola all’ingresso del camping, andata distrutta dopo l’imponente rogo dello scorso novembre, per 200mila euro di danni. Primo onere della neoproprietà lignanese, invece, sarà quello di effettuare entro fine anno gli adeguamenti anti-incendio, come chiarito sempre dal curatore.
Ma che intenzioni ha Mario Enrico Andretta, amministratore della srl aggiudicatrice, e soprattutto che impressioni ha avuto di Grado? All’Isola, dove già un paio di settimane fa ha incontrato il sindaco Dario Raugna, ha ricevuto «senz’altro una buona accoglienza», nutrita verso «chi intende dare un contributo al miglioramento della situazione». «Ho trovato – aggiunge – disponibilità verso l’intento di potenziare la struttura per l’accoglienza degli ospiti. E nessun tipo di atteggiamento campanilistico, anzi collaborazione». Andretta, 60enne figlio di Mario e Pia, capostipiti dell’impresa familiare sorta nel lontano 1953, conosceva la precedente proprietà del Punta Spin e si è detto «dispiaciuto per l’epilogo della vicenda» relativa allo storico campeggio. Per quanto riguarda la località, «se Lignano ha certamente un bel ambiente naturalistico a fare da sfondo, manca quel centro storico suggestivo e bellissimo che invece ho riscontrato a Grado e credo questa sua peculiarità possa diversificare la nostra offerta turistica».
Venendo agli interventi, «è chiaro che la struttura del Punta Spin necessita di alcuni ammodernamenti». «Siamo entrati da una settimana – precisa – e stiamo ancora prendendo le misure per acquistare competitività con ristrutturazioni adeguate. Sicuramente ci sarà un programma pluriennale di investimento, perché c’è parecchio da fare, fermo restando che la posizione della struttura è molto bella». Va rammentato altresì che Andretta si è impegnato al mantenimento della forza lavoro esistente. Nel dettaglio, per quanto concerne le riqualificazioni, si partirà dai servizi igienici, che «non sono male, ma vanno “rinfrescati”»; quindi l’intenzione di estendere l’area dell’ombreggiatura, sempre apprezzata dalle famiglie con bambini piccoli. In futuro anche la riorganizzazione della spiaggia, per aggiungere qualche attrezzatura sportiva in più, e il rinfoltimento delle specie arboree, con l’ulteriori piantumazioni. Quanto ai villini, «pure in buono stato», sarà necessaria una mano di tinteggiatura.
E per quanto riguarda il Laguna palace, che forse già ad autunno, in caso di offerte, vedrà un secondo tentativo d’asta? «Non escludo nulla – conclude Andretta –, ma per ora facciamo un passo alla volta. L’acquisizione del Punta Spin è già un impegno consistente». Nella vita, mai dire mai.
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