Dal fanatico del selfie alla “bestia da web”

È tra i consiglieri comunali che si nascondono le più sottili “bestie da Web” del panorama politico triestino. Affilando i coltelli in vista della campagna elettorale, i candidati allo scranno consigliare o a una poltrona da assessore stanno dando il meglio di sé per attrarre consenso. Dopo anni in aula, sono abituati a usare i più svariati mezzi per conquistare l’elettorato. Uno che ci sa fare è Paolo Rovis (Un’Altra Trieste Popolare), che da un bel po’ ha capito che uno dei mezzi principali per diffondere contenuti sui social è l’ironia la quale gli riesce a volte bene, a volte meno, però funziona. Resterà agli annali la volta in cui svelò alla tv (subito mutato in video Youtube rilanciato da Rovis stesso) il significato dell’acronimo Nimdvm, nome di un gruppo Fb triestino. Un altro iperattivo dei social è Lorenzo Giorgi (Forza Italia), ormai noto per le sue dirette video, attraverso le quali mantiene una sorta di osservatorio permanente sul degrado cittadino. Virtuoso del selfie, si propone in tutte le salse, con la schiuma in faccia mentre si fa la barba o seduto in consiglio con la febbre a 38°.
Uno che a modo suo si dà da fare è Aureo Muzzi (Partito democratico): è l’animatore di un gruppo (“Cara Trieste”) in cui permane un po’ il clima del forum anni ’90-’00 ma che conta comunque un totale di oltre 1300 iscritti. Uno spazio di dibattito di tutto rispetto. Onesto lavorante dei social anche Claudio Giacomelli, che non si limita a fare una comunicazione istituzionale, ma ci mette del proprio. Regala anche momenti di amarcord nero quando pubblica un lungo status in cui si chiede quando scada «la patente di destra» e rivanga la storia delle militanze missine in terra triestina. Tra i candidati fuori dal consiglio odierno troviamo ad esempio Alessandro Tronchin (Pd) che dall’alto dei suoi 27 anni è sicuramente più a suo agio con il mezzo rispetto a chi ha passato la trentina, quarantina o cinquantina da un po’. Con disinvoltura alterna momenti privati a politica senza soluzione di continuità. Discorso analogo per la sua collega Alessia Milos. È abbastanza attivo il profilo istituzionale su Facebook del consigliere forzista Everest Bertoli, la cui peculiarità però sta nel gusto della ripetizione: profilo personale e pagina pubblica hanno tutti la stessa foto sia come immagine profilo che in copertina. Con l’elettorato, si sa, è meglio esser chiari. (g.tom.)
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