Dalla moda alla tecnologia spaziale Forbes incorona le donne di Trieste

L’ideatrice di Its Franchin e la fisica Gregorio selezionate nella lista del “lato gentile del successo”
Lasorte Trieste 20/06/18 - Regione, Presentazione ITS
Lasorte Trieste 20/06/18 - Regione, Presentazione ITS

TRIESTE È il “lato gentile del successo” quello che Forbes Italia ha messo in vetrina nel nuovo numero. Per il terzo anno di fila la rivista presenta una selezione dedicata ai nuovi nomi femminili: tra questi quelli di due donne di Trieste. Sono Barbara Franchin, fondatrice di Its - International Talent Support, e Anna Gregorio, professoressa del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste: la prima è l’ideatrice d’un concorso di moda che da anni fa parlare di sé a livello internazionale, la seconda oggi è anche Ceo di PicoSaTs, spin-off dell’ateneo giuliano nato dentro Innovation Factory, incubatore di Area Science Park.

«Mi era già capitato d’essere citata – afferma Franchin – in una lista mondiale di 500 persone del mondo della moda. Era stato grazie a The Businness for Fashion: stavolta sono caduta dalle nuvole. Sono lusingata ed onorata». La direttrice di Its, protagonista di lungo corso nel settore, considera il riconoscimento una spinta in più per andare avanti in questo momento delicato che passiamo tutti. «Sono felice – aggiunge – anche per la mia città e per tutto lo staff con cui lavoro. A noi, che operiamo in campo culturale, spetta il compito di costruire il futuro». Per l’International Talent Support non è il primo momento di crisi, anche se questa è una situazione che nessuno avrebbe potuto immaginare. «Ma gli ostacoli che ci siamo trovati di fronte appena tre anni fa – conclude Franchin – ci sono serviti da lezione. Abbiamo imparato a cambiare e a fare meglio con meno risorse. Oggi siamo in crescita». Il domani di Its, l’evento per cui il team di Franchin lavora e che si terrà anche nel 2020, attende com’è noto la nascita di un’academy, il nuovo spazio composto dal laboratorio e dallo sconfinato archivio aperto tutto l’anno. «I giovani designer – sottolinea – che dalle scuole di tutto il mondo sono passati a Trieste ci hanno lasciato 18 mila portfolio e 600 capi: è un patrimonio unico che riconsegniamo in nome della circolarità del sapere e della “responsible creativity”».

«È vero, mesi fa avevo fatto un’intervista per Forbes – dice a sua volta Gregorio – ma non pensavo di finire in questo elenco. Da quasi 20 anni mi occupo di spazio e ho avuto grandi responsabilità in passato». Gregorio ha avuto il merito di lanciare una grande missione spaziale a livello europeo durante l’impegno con l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea: «In quel momento ho raggiunto l’apice», precisa la professoressa dell’Università: «Per un paio d’anni tornavo a Trieste solo per qualche week-end». È anche amministratrice di PicoSaTs attraverso cui, insieme ad alcuni giovani ricercatori, vengono costruiti piccoli satelliti capaci di trasmettere moltissimi dati. La parte legata a ricerca e sviluppo è preponderante ma, dal mondo dell’Università, tutti insieme hanno deciso di mettersi alla prova nel mercato. «Ora il progetto è quello delle telecomunicazioni», conclude Anna Gregorio: «Siamo altamente tecnologici e cerchiamo fortemente di innovare nel campo della “new space economy”». Spesso accade però che anche il prodotto in assoluto più tecnologico non sia spendibile dal punto di vista commerciale. Non sembra il caso di questi nanosatelliti: l’innovazione è sia nel telaio (fatto di polimeri e non del classico alluminio) sia nel ricetrasmettitore, creato interamente all’interno dell’Esa. Che si parli insomma di moda o scienza, Forbes pare averci visto bene: all’estremo Nordest d’Italia ci sono due donne che seguono con passione e creatività in tutto quel che fanno. Che poi si tratti di vero e proprio lavoro potrebbe pure rivelarsi un dettaglio.—


 

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