Dall’officina alle vele la “casa” delle barche

Il polo nautico di Trieste si trova sulla Riva Giovanni da Verrazzano e, oltre all’Officina navale Quaiat (il cui titolare Marino Quaiat, precursore dell’iniziativa, è tra l’altro giunto secondo all’u...

Il polo nautico di Trieste si trova sulla Riva Giovanni da Verrazzano e, oltre all’Officina navale Quaiat (il cui titolare Marino Quaiat, precursore dell’iniziativa, è tra l’altro giunto secondo all’ultima edizione della Barcolana con l’Rc44 Illyteca), è composto appunto anche dalla Quick Batten di Fabio Zettin, dalla Veleria Ullman sails di Vencato e Faiman, dall’Elettronica navale di Calligaris, dalla Carpenteria navale di Massimo Petronio e dalla Magic di Eva Balzano. Si estende su 4.200 metri quadrati coperti attrezzati e 10mila esterni per assistenza barche a vela e a motore. Qui dunque svolgono la propria attività più aziende, ognuna specializzata in un diverso settore della nautica: dalla carpenteria alla vela, dall’elettronica alla meccanica e dagli arredamenti interni alla componentistica.

La banchina antistante ha una lunghezza di circa 400 metri e un pescaggio medio di 7,5 metri, offrendo così la possibilità di ospitare barche di grande lunghezza su cui effettuare lavori di manutenzione e riparazione. Inoltre esiste la possibilità d’ormeggio sui pontili galleggianti per naviglio minore. «La banchina che abbiamo in concessione dall’Autorità portuale - ha spiegato recentemente Marino Quaiat - è stato l’elemento fondamentale per il decollo del polo. Qui, solo per citare gli ultimi casi, hanno fatto operazioni di refitting tre megayacht fra i più noti: Tatoosh di Paul Allen uno dei fondatori di Microsoft, Altair di Diego Della Valle e Nativa dell’editore Alberto Peruzzo».

Nel dicembre scorso il sindaco Roberto Cosolini ha voluto cominciare una serie di visite nelle aziende triestine emergenti proprio partendo dal polo nautico. «Marino Quaiat e io parlammo della possibile realizzazione di questo polo nautico per la prima volta nell’autunno del 1995 e riuscimmo a inaugurarlo nella tarda primavera del 1998 - riferì poi Cosolini - Negli anni di mezzo ci sono stati la costituzione del gruppo, il progetto, le autorizzazioni, i finanziamenti... Ma credo che sia un caso unico in una città in cui spesso i progetti o non si realizzano o necessitano di 15 anni almeno per essere portati a termine. Oggi le sei aziende che lo compongono rappresentano realtà di altissimo livello e specializzazione, riconosciute su scala mondiale, in tutti i settori della cantieristica navale».

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