Del maxi-progetto di Sacca dei Moreri resta solo il degrado
Gli ostacoli della giunta Raugna alla guida del Comune e il “no” della Soprintendenza

GRADO Era il 2011 quando Il Piccolo dava la notizia in anteprima della trasformazione di una grande area a ridosso della spiaggia che va da Città Giardino sino al Bosco, subito denominata “Grado 3”. Un’operazione da 300 milioni di euro condotta da Maurizio Zamparini e Adriano Bernardis che si aggiungeva alle intenzioni dell’imprenditore friulano della realizzazione di quella che era stata definita la “Zamparini City”.
Un notevole investimento che, nell’arco di una decina di anni, prevedeva la realizzazione di due alberghi, uno dei quali a 5 stelle superior da 800 posti e 400 appartamenti. Il tutto in un’area molto estesa che va appunto dai parcheggi della Sacca dei Moreri (vicino al palazzetto dello sport) fino al Bosco. Un primo progetto prevedeva tutti i parcheggi sotterranei con un’unica grande via di attraversamento ma diversi canali come i navigli di Milano e piste ciclabili. Evidentemente contrari per la cementificazione gli ambientalisti e il centrosinistra che, una volta assunta la guida del Comune durante l’amministrazione Raugna, ha fatto di tutto per ostacolare l’iniziativa, come pure per la “Zamparini City”. L’isola si divise. Per gli operatori turistici e per i sindacati Cgil, Cisl e Uil che vedevano grandi opportunità di lavoro per tante persone, si doveva invece procedere con l’intervento.
S’era poi messa di mezzo la Soprintendenza regionale che non intendeva rilasciare l’autorizzazione paesaggistica. Ci furono ricorsi al Tar vinti dagli imprenditori (in un secondo tempo Zamparini era uscito dal gruppo) sia per la paesaggistica e sia per una variante comunale. E, ancora, una fidejussione non regolare mise in crisi l’intera l’operazione (gli imprenditori si considerarono raggirati da chi l’aveva rilasciata). Ma ormai di anni ne erano già passati oltre una decina, perciò tranne il taglio della folta vegetazione (qualche volta) e l’esecuzione di una parte degli impianti per la bonifica dell’area, tutto è rimasto come allora. L’area continua ad essere protetta alla vista in parte da teloni verdi, in certi punti non ci sono più o sono strappati e per i passanti non è certo una bella vista. Lo stesso vale per la “Zamparini City”, dove vegetazione, animali e insetti continuano a proliferare spingendosi anche nell’adiacente rione di Valle Goppion, in Città Giardino o verso il Bosco e la Pineta.
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