Devastato il campo di Poggi Paese

La Bora e il ghiaccio hanno sollevato il manto sintetico. Un centinaio i mezzi, tra pubblici e privati, coinvolti in incidenti
Di Corrado Barbacini
Silvano Trieste 26/03/2013 I danni al campetto di calcio, via Costalunga
Silvano Trieste 26/03/2013 I danni al campetto di calcio, via Costalunga

Le ferite della bora e del ghiaccio hanno provocato danni rilevanti. Oltre a un centinaio di feriti per le cadute.

La prima, sommaria stima, è di centinaia di migliaia di euro considerati anche quelli subiti dal blocco del traffico lungo l’autostrada. Il bilancio è provvisorio, ma questi numeri parziali, ma sicuramente indicativi, rappresentano l’ordine di grandezza del disastro che peraltro, pur essendo stato previsto dalla Protezione civile, è stato fronteggiato solo in un secondo momento. Chi pagherà? Chi risarcirà il Comune, la Provincia e poi un'infinità di privati, proprietari di case e di auto che, a causa del vento e del ghiaccio, sono anche state distrutte, se non seriamente danneggiate.

Il danno più rilevante lo ha subito il campetto della parrocchia di Santa Maria Maddalena in via pagano 7, nella zona di Poggi Paese. Si parla di non meno di 50mila euro. Il vento ha sollevato tratti di erba sintetica, ha piegato addirittura due pali della luce e ha divelto i pali che tenevano tesa la rete di delimitazione del campo. La struttura era stata inaugurata cinque anni fa con il contributo sia del Comune che della Provincia. Tre anni fa il Comune aveva donato anche un parco giochi per i più piccoli, nei pressi della scuola Rodari. È un luogo di aggregazione del quartiere perché vengono a giocare i ragazzi che non trovano posto nel Costalunga o in altre squadre vicine.

Solo ieri i vigili del fuoco hanno effettuato una cinquantina di interventi. In parte nuovi ma anche quelli in coda dalla sera prima. Si aggiungono agli 80 di lunedì. Tra questi anche la messa in sicurezza di un albero caduto in piazzale De Gasperi. E poi considerato anche lunedì ci sono state decine di “partenze” per lamiere (tra cui una in via Milano) camini o vetri pericolanti, praticamente dappertutto. La Polizia locale è intervenuta con 49 pattuglie per rispondere alle 127 richieste di intervento secondo quanto informa il Comune. Il Gruppo comunale della Protezione Civile si è occupato della chiusura al traffico di alcune strade cittadine particolarmente ripide, dove i volontari hanno provveduto a sistemare l'apposita segnaletica. L’Acegas a partire da domenica pomeriggio ha impiegato 150 uomini appiedati e 20 autisti, che si sono turnati, per un totale di 7379 ore uomo (di cui 2290 ore spalatori) e 400 ore di mezzo spargisale. A proposito di sale, ben 180 sono state le tonnellate di sale sparso in queste giornate: 20 per la presalatura di domenica, 110 nella giornata di lunedì e 50 ieri.

I danni subiti dai privati sono evidentemente incalcolabili. Secondo i vigili urbani sono state ben oltre cento le autovetture distrutte o seriamente danneggiate in incidenti stradali causati dal ghiaccio. Per questo non è esagerato parlare di almeno un milione di euro per ripararle. Affari d’oro per i carrozzieri. Senza considerare i danni subiti dai mezzi pubblici della Trieste Trasporti.

E ora spuntano anche i primi allagamenti, inevitabili conseguenze della neve. L'emergenza ghiaccio si è manifestata anche in questo modo. Ieri pomeriggio infatti i vigili del fuoco sono intervenuti in via Giulia per una fuoriuscita di acqua in un appartamento. «Ne arriveranno molte nelle prossime ore di richieste di questo tipo», ha commentato ieri l’addetto alla sala operativa.

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