«Di Toro libero ma non torni al lavoro»
Claudio Di Toro non può lavorare al mercato ortofrutticolo. Lo scrive a chiare lettere nell’ordinanza il giudice Laura Barresi che l’altra sera gli ha concesso al consigliere comunale leghista di Muggia la libertà, vincolata però da questa prescrizione che praticamente copre quella del Comune della sospensione dal lavoro per motivi disciplinari. «È ben vero - scrive il giudice - che Di Toro è già stato raggiunto da un provvedimento disciplinare amministrativo di analogo contenuto, ma non vi è chi non veda come il provvedimento amministrativo, che risponde ad altra finalità, ha una vita autonoma e può subire modifiche e revoche dalle quali non può dipendere la tutela effettiva o meno delle esigenze cautelari penali».
Il difensore Riccardo Cattarini commenta: «Mi pare sia un atto di giustizia, e riconosco volentieri l'impegno e la serietà del giudice che ci ha messo poco a capire quanto fosse ingiusto che il mio cliente rimanesse in prigione. Da un punto di vista più generale, credo si debba sottolineare ancora una volta come queste entrate e uscite dal carcere nel giro di pochissimi giorni, quelle che chiamiamo “porte girevoli”, danneggino oltre lo stretto necessario i cittadini, non servano alle indagini e sconcertino l’opinione pubblica».
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