Domande e cruciverba sulle Neuroscienze Sfida fra 64 cervelloni

Da tutto il Fvg al Polo didattico universitario di Valmaura Davide, Irene e Virginia alle finali nazionali “olimpiche”

«È un gioco, ma un gioco dove vogliamo vincere». Con questo spirito, giocosamente battagliero, e animati da un forte desiderio di scendere in campo, ieri mattina sessantaquattro studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia si sono sfidati a Trieste nella selezione regionale delle Olimpiadi italiane delle Neuroscienze.

Pronti a mettere in moto il cervello e armati di entusiasmo e curiosità, i componenti del piccolo esercito di giovani menti hanno animato il Polo didattico di Medicina e Chirurgia dell’Università di Trieste a Valmaura durante la gara che, organizzata dall’Immaginario Scientifico e dall’Università di Trieste, per il nono anno si è svolta nel capoluogo giuliano. «Siamo partiti con il treno alle 6.47 – ci tiene a sottolineare subito Anna, 17 anni, della squadra dell’Isis “Paschini” di Tolmezzo –. Come vivo la gara? Soprattutto come una sfida con me stessa», aggiunge Anna. Le fa subito eco la compagna di gruppo Irene, 19 anni e alla sua seconda esperienza consecutiva alle Olimpiadi delle Neuroscienze: «È sempre bello mettersi in gioco attraverso queste importanti iniziative. Peccato solo che quest’anno ci siano gli esami (di maturità, ndr) e per questo non sono riuscita a prepararmi a dovere in vista della gara!».

E hanno dovuto spremere per bene le meningi i sessantaquattro “olimpionici” che, in vista della sfida che ha decretato i tre vincitori che rappresenteranno la nostra regione alla gara nazionale, si sono ritrovati a dover studiare un vero e proprio manuale («Come se non ci fosse già abbastanza da studiare...», ironizza Francesco del liceo “Petrarca” di Trieste) su un argomento, quello delle neuroscienze, poco o per nulla presente nei programmi delle scuole superiori. «In realtà la nostra professoressa di scienze è una grande appassionata di questa tematica – spiega Luca, 18 anni, studente del liceo classico “Dante” di Gorizia, in un momento di pausa della gara – tanto che ha già affrontato l’argomento durante le ore di lezione, trasmettendo a noi alunni la sua grande passione per la scienza».

Ed è così che si è svolta, in un’atmosfera a dir poco elettrizzante e carica di adrenalina, la competizione tutta dedicata alla biologia del cervello: fra cruciverba, domande a scelta multipla, giochi di attenzione (i più ostici, questi ultimi, a detta di molti fra i giovani partecipanti) e le temutissime domande a bruciapelo, i ragazzi si sono sfidati su temi come la biologia del cervello, la memoria, le emozioni, lo stress, l’invecchiamento, il sonno e le malattie del sistema nervoso. Se la sono cavata benissimo in generale, e ne è consapevole Piero Paolo Battaglini, docente di fisiologia e neuroscienze all’Università di Trieste, nonché organizzatore dell’iniziativa: «Questi ragazzi sono preparatissimi – sottolinea orgoglioso e soddisfatto Battaglini –, nella prova di squadra hanno impiegato addirittura la metà del tempo dato loro a disposizione per risolvere il cruciverba, si stanno dimostrando veramente pronti». «Siamo contenti – sottolinea Aura Bernardini dell’Immaginario Scientifico – ed è bello notare nei ragazzi un tale entusiasmo».

Tre prove, per nulla semplici, dove il cervello è stata l’unica vera arma a disposizione delle 35 ragazze e dei 29 ragazzi che hanno partecipato alle Olimpiadi delle Neuroscienze: «Spero sia andata bene, anche se non sono molto ottimista perché questa volta era più difficile», racconta Maria, studentessa del “Petrarca” di Trieste.

Nata con l’obiettivo di affascinare e avvicinare le scuole, stimolando l’interesse dei ragazzi, alla biologia in generale e alle neuroscienze in particolare, l’iniziativa ha mantenuto in tutto e per tutto le caratteristiche di una bella e sana competizione che ha visto trionfare alla fine il giovane Davide Morgante del “Marinelli” di Udine, che è salito sul primo gradino del podio, precedendo Irene Iob del “Paschini” di Tolmezzo e Virginia De Tina del liceo classico “Stellini” di Udine, che ha conquistato a colpi di spareggio una quanto mai sudata e meritata “medaglia di bronzo”.

Ora il pensiero vola già a Catania, dove i tre primi classificati rappresenteranno il Friuli Venezia Giulia alla gara nazionale del 4 e 5 maggio. «Ragazzi – conclude simpaticamente Battaglini – pensate che a Catania fanno già i primi bagni a maggio». E che tuffo in un bel mare di scienza sia!

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