Domani i genitori tornano a dire no alle scuole chiuse

Il rilancio della protesta da parte delle famiglie 
Lasorte Trieste 06/03/21 - Piazza Unita', Manifestazione Scuola contro la DAD
Lasorte Trieste 06/03/21 - Piazza Unita', Manifestazione Scuola contro la DAD

Ancora in piazza. Per chiedere a voce alta il ritorno in classe. Il comitato genitori per la scuola in presenza di Trieste organizza una nuova manifestazione domani alle 11 in piazza Unità. Stavolta però, fa sapere la portavoce Arianna Magrini, il contesto è quella di una rete nazionale che tra oggi e domenica occuperà una trentina di piazze d’Italia, da Genova a Messina. «È partito tutto da Trieste, Milano e Mantova – spiega Magrini –. Da un paio di settimane si è costituita una rete che unisce numerose città richiamando una volta ancora le istituzioni a riconoscere l’istruzione in presenza come diritto fondamentale ed essenziale, come da dettato costituzionale». Si lavora anche sul fronte legale: «Abbiamo costituto un pool di avvocati che ha già presentato ricorso al Tar del Lazio, in discussione il 24 marzo. Non dimentichiamo che tutti i ricorsi delle Regioni sono stati sin qui accolti con la motivazione che i dati epidemiologi non sono sufficienti a giustificare la chiusura delle scuole e una didattica a distanza per un periodo così prolungato come quella che sta determinando non pochi problemi ai nostri ragazzi. Siamo pronti a mobilitarci in ogni sede per fare in modo che gli studenti italiani possano godere di uguali diritti in modo da frenare il crescente svantaggio di formazione e salute nei confronti dei loro coetanei europei».

La tesi della rete è nota: «L’uso prolungato e indiscriminato della dad come strumento di insegnamento è inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento. La scuola deve essere l’ultimo luogo a chiudere in caso di picco di contagi, non il primo. Non si possono avere centri commerciali aperti e scuole chiuse». —



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