Donna a spasso con i cani attaccata da un cinghiale

È successo nella zona degli Alberoni. È riuscita a salvarsi rifugiandosi nella sede della riserva. Animali padroni dei campi e della pista ciclabile. Raccolti devastati



Una donna a spasso lungo la pista ciclabile tenendo al guinzaglio due cagnolini viene attaccata da un enorme cinghiale e riesce e rifugiarsi nella struttura della Riserva Alberoni.

«Così non si può andare avanti – protesta la signora Celeste, titolare assieme al marito Francesco della Riserva Alberoni appena inaugurata a marzo – la gente ha paura. La ragazza aveva paura che i cinghiali potessero sbranare anche i cani che per fortuna sono poi ritornati. Siamo veramente spaventati perché più ce ne sono e più attaccano se non trovano da mangiare. Siamo inoltre preoccupati per la loro presenza che potrebbe frenare la clientela. Abbiamo investito un capitale per rivalutare l’area e realizzato una struttura completamente rinnovata rispetto a prima, moderna che comprende Bed&Breakfast, affittacamere, giochi per bambini, per un turismo ecologico nel vivere una giornata all’aria aperta con la famiglia o con una “toccata e fuga” o per un periodo di alcuni giorni. Ora come attività per la situazione stiamo già pagando qualche conseguenza. Speriamo che si fa vivo qualcuno. In questi giorni ho avuto testimonianze di diverse persone gente che frequentano il nostro locale. Purtroppo non è la prima volta che incontrano i cinghiali, in questo periodo ce ne sono veramente tanti e possono essere pericolosi. Qui si tratta di difendere l’incolumità della gente e fino a oggi purtroppo non si è visto nessuno che si occupa del fenomeno che è molto evidente. Non abbiamo idea se il controllo del territorio è compito della Forestale, del Comune o della Regione, fatto sta che questi animali vagano tranquillamente per il bosco, per le strade, per la pista ciclabile, per i campi, sono una minaccia e possono attaccare le persone. Chi è di competenza deve intervenire con urgenza prima che succeda qualche grave incidente».

Devastazione di campi coltivati a mais e attacchi diretti alle persone che incontrano sulla propria strada. È emergenza cinghiali al Bosco degli Alberoni e lungo la pista ciclabile che da Marina Julia porta all’argine fino a Punta Barene e all’Isola della Cona. Le aziende agricole della zona denunciano danni enormi alla semina e al raccolto, ma da qualche giorno alcuni che frequentano l’area a piedi o con le bici, sono letteralmente terrorizzati per aver avuto incontri ravvicinati con questi mastodontici animali dei quali si registra una vera e propria invasione. Se poi si trova un cinghiale femmina con i cuccioli, allora si rischia grosso poiché reagisce ferocemente per proteggere la sua prole. Il motivo della loro presenza è uno solo: vanno alla ricerca di cibo in quanto il rifornimento del mangiare da parte dell’uomo non è diffuso.

Le aziende agricole dichiarano inoltre la distruzione dei loro campi, le coltivazioni di mais sono andate malissimo, specie nel comprensorio tra la pista ciclabile e la Cona dove è stato compromesso oltre il 50% del raccolto. L’allarme è giustificato perché evidenziato anche dagli operatori della Riserva naturale della Foce Isonzo. Prediligono girovagare subito dopo il tramonto specie nella periferia della Riserva oppure nei campi che antistanti l’area protetta. Negli ultimi anni diverse decine si vedevano specie nelle ore notturne, ma ora si trovano anche di giorno. —



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