Dopo banca e posta Servola rischia lo scippo del medico di famiglia

Lo storico dottore va in pensione e nessuno per ora può prendere il suo posto. Rione in pressing sull’Azienda sanitaria
Foto Bruni 30.07.13 Servola:Ferriera e commercianti del rione
Foto Bruni 30.07.13 Servola:Ferriera e commercianti del rione



Monta la rabbia nel quartiere di Servola che, dopo la banca e forse pure la posta, sta per perdere uno dei quattro medici di medicina generale presenti nel rione. Il dottor Walter Zennaro, che seguiva numerosi residenti, è andato infatti in pensione nei giorni scorsi. Al suo posto, secondo le informazioni raccolte da alcuni cittadini, sarebbe dovuta subentrare Elena Coronica. Un’indicazione, però, smentita da un cartello comparso all’esterno dell’ambulatorio e piombato come un fulmine a ciel sereno sui servolani. «Purtroppo il rione di Servola non rientra tra quelli stabiliti dall’Azienda sanitaria per l’assegnazione di un nuovo medico di medicina generale. Pertanto, con grande rammarico, la dottoressa Coronica non può attualmente prendere servizio presso questo ambulatorio. Forse si apriranno nuove possibilità in futuro».

Non è il primo caso, peraltro, segnalato da gruppi di cittadini “orfani” del medico di base. Situazioni analoghe si stanno verificando infatti sempre più spesso in diverse parti della città visto che molti dottori di famiglia stanno raggiungendo l’età della pensione. Si dovrà quindi procedere con il conferimento da parte dell’Azienda sanitaria universitaria integrata Giuliano Isontina di nuovi incarichi. Una strada nuova dal momento che, negli ultimi anni, non erano subentrati medici visto che la Regione aveva portato progressivamente il tetto massimo di pazienti a dottore da mille a mille e cinquecento. Asugi in ogni caso ha precisato che a breve, presumibilmente entro un mese, verrà stabilito il numero di incarichi da conferire per il 2020. «E, come già avvenuto nell’anno passato, si procederà ad individuare le zone vincolate nelle quali sarà necessario attivare gli studi medici. Tra queste sarà senz’altro individuato il rione di Servola. L’ubicazione effettiva dello studio medico - precisano dall’Azienda - è definita dal professionista, visto che Asugi può soltanto definire un ambito piuttosto ampio, ad esempio un rione, una circoscrizione o un distretto».

A interessarsi della questione anche il presidente della settimana Circoscrizione Stefano Bernobich: «Mi sono recato subito nella sede del distretto dove mi hanno spiegato che non è un problema solo di Servola, ma di tutta la città. Quanto sta avvenendo è comunque all’attenzione di Asugi. Servola è un rione vivo che può contare su cittadini decisi a farsi sentir per difendere il territorio. Lo si è visto con la mobilitazione a difesa dell’ufficio postale che sembrava spacciato e ora invece potrebbe tornare di nuovo in discussione. Con la possibile chiusura dell’area a caldo della Ferriera, inoltre, penso che il quartiere potrà tornare ad essere di nuovo attrattivo grazie anche ai residenti e alla loro voglia di rinascita».

Roberta Millini, commerciante e anima di Servola, conferma che il rione è vivo: «Il mercatino del mercoledì è stato un successo e anche a Carnevale siamo pronti con tanti eventi. È vero, alcuni negozi stanno chiudendo ma ci stiamo dando da fare quindi siamo ottimisti e stiamo reagendo. Anche noi, inoltre, immaginiamo un risveglio del nostro quartiere una volta ridefinito il futuro dello stabilimento siderurgico. Un ottimismo che investe in questo momento anche la questione dell’ufficio postavisto che siamo riusciti a interessare anche il presidente della Regione Massimiliano Fedriga». —



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